Roma, 19 lug. (askanews) – Il programma congiunto Italia-Gran Bretagna-Giappone per l’aereo da caccia di sesta generazione Gcap (Global Combat Air Programme) di cui sarà dotata, in futuro, anche l’Aeronautica Militare “è un’opportunità irrinunciabile” sia da un punto di vista militare sia da un punto di vista industriale. L’ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto rispondendo al question time alla Camera mercoledì 19 luglio 2023.
“Il Gcap – ha detto Crosetto – rappresenta una necessità di tipo militare, posta sia dal continuo mutamento e inasprimento della minaccia espressa negli scenari operativi, sia dall’esigenza di un graduale e bilanciato aggiornamento e successiva sostituzione di sistemi d’arma Eurofighter Typhoon che avverrà a partire dal 2035 e sarà completato con un’orizzonte temporale fissato al 2045-2050”.
“Al contempo – ha aggiunto – il Gcap risponde a necessità di natura industriale, atteso che lo sviluppo di un sistema d’arma di sesta generazione ha l’obiettivo di garantire al Paese il mantenimento di una sovranità tecnologica e industriale nel settore Combat Air, preservando la capacità di design, sviluppo e certificazione di sistemi aerei tecnologicamente all’avanguardia”.
Crosetto ha anche affermato che il Gcap rappresenterà un vero “moltiplicatore d’investimenti” per il settore dell’industria della Difesa italiana e non solo e “non ucciderà l’Eurofighter, ma ne sarà il continuatore; il figlio”.