Roma, 18 lug. (askanews) – “I bisogni psicologici e le situazioni di malessere e disagio vanno affrontati così come qualsiasi altro disturbo fisico, per dare sostegno ai pazienti e per impedire che sfocino in patologie più gravi. Nasce da questo principio la proposta di legge che abbiamo presentato in regione Lazio, con la quale si intendono istituire i servizi di psicologia di base, di assistenza psicologica scolastica e universitaria”. Così il consigliere regionale del Lazio Marco Colarossi (M5S). “Lo psicologo di base – spiega – avrà il compito di garantire il benessere psicologico di qualità nella medicina di base, assicurando un primo livello di assistenza, in stretta collaborazione con il medico di medicina generale e con gli altri professionisti sanitari e socio-sanitari presenti sul territorio. Lo scopo è quello di intercettare e diminuire il peso crescente dei disturbi psicologici della popolazione, inclusi quelli dei giovani e degli adolescenti ed organizzare e prendere in carico il paziente gestendo l’assistenza psicologica decentrata rispetto ad alcuni tipi di cura”. “Nella proposta di legge – continua – due articoli sono dedicati all’assistenza psicologica degli studenti di ogni ordine e grado. In particolare, si prevede che in ogni istituzione scolastica sia presente un team multidisciplinare, il cui compito sarà quello di sostenere lo sviluppo e la formazione della personalità del minore e del giovane adulto e prevenire i fenomeni di disagio giovanile. Allo stesso modo, nelle università, sono previsti sportelli dedicati per fornire un sostegno adeguato e strutturale, anche in relazione all’aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e più spiccata fragilità psicologica e per garantire lo svolgimento di attività di promozione della salute mentale, nonché percorsi di educazione al benessere psicologico”. Di qui l’auspicio che “l’iter di questa proposta di legge sia celere e positivo, anche in virtù di uno scenario previsto dall’Istituto superiore di sanità, il quale ha ipotizzato, anche a seguito della pandemia covid, un aumento notevole dei disagi psico-fisici nei prossimi anni ed un accesso sempre più difficile, da parte dei cittadini, a questo genere di cure”.