Parigi, 17 lug. (askanews) – Un pellegrinaggio incessante si è formato davanti alla “Maison Gainsbourg”, ex residenza di Serge Gainsbourg e Jane Birkin, che la cantante e attrice di origini britanniche divenuta icona di stile in Francia, lasciò nel 1981 quando la coppia glamour si lasciò. Birkin, 76 anni, è stata trovata morta dalla badante domenica 16 luglio nella sua abitazione a Parigi. Tra una foto e una preghiera, i passanti la ricordano così:
“Simbolizzava l’amicizia tra inglesi e francesi – spiega ad Afp un residente parigino, Fabrice – aveva mantenuto il suo accento per civetteria, credo, perché era una donna molto acculturata, ben istruita e anche bellissima. Aveva tutto per lei, oltre a Serge Gainsbourg”.
“Rappresenta una parte, una parte della Francia, una parte della storia francese. Quindi sì, siamo molto tristi di apprendere questa notizia – raccontano i parigini Victoria e Ronan – era un po’ la memoria di tutto ciò che rimaneva di Serge Gainsbourg”.
“Birkin. Anche il suo nome era iconico – racconta Jenny Hunt, artista – sono cresciuta nel mezzo degli Stati Uniti, in una città molto piccola. Ma lo stesso ho conosciuto Jane Birkin, sapeva davvero scuotere tutti, le sue idee, le sue fantasie, il suo spirito di ragazzina. Se n’è andata una stella”, ricorda.
Negli ultimi anni Birkin aveva sofferto di problemi di salute che l’avevano obbligata a cancellare i suoi concerti. Nata a Londra nel 1946, arrivò a Parigi nel 1968 a 22 anni per recitare in un film accanto a Gainsbourg, allora più grande di 18 anni. La turbolenta relazione durata 13 anni con il poeta e chansonnier ribelle da cui è nata la celebre attrice Charlotte Gainsbourg (e il loro scandaloso duetto “Je t’aime… moi non plus”, 1969) rese celebre Birkin, divenuta un’icona di stile, tra mini-abiti e irresistibile frangetta. Nel 1984 la casa francese Hermès creò per lei la Birkin Bag, ricercatissima borsa, tra le più iconiche al mondo.
Il presidente francese Emmanuel Macron l’ha salutata definendola “un’artista completa”, che “cantò le parole più belle nella nostra lingua”. Per Brigitte Bardot Birkin “rimarrà in eterno nei nostri cuori”, perché “quando qualcuno è così bello fresco, spontaneo, con la voce di un bambino, non ha il diritto di morire”.