Vino, eWibe festeggia il primo anno con 10mila fine wines trattati – askanews.it

Vino, eWibe festeggia il primo anno con 10mila fine wines trattati

“Per 4 mln valore”. In 2023 vini Toscana e Piemonte trainano mercato
Lug 12, 2023

Milano, 12 lug. (askanews) – EWibe taglia il traguardo del primo anno di piena operatività della propria piattaforma “contando sul suo live market di vini pregiati circa 10mila bottiglie per un valore pari a quattro milioni di euro, e oltre seimila utenti”. E’ stata la stessa azienda a renderlo noto, in occasione dei festeggiamenti per il suo primo compleanno. “Sono stati 12 mesi di costante crescita sia per il mercato dei vini da investimento che per eWibe” ha dichiarato il Ceo, Edoardo Maria Lamacchia, sottolineando che “grazie all’impegno di tutto il team e all’interesse in crescita per il settore dei fine wines, abbiamo potuto raggiungere in anticipo significativi obiettivi e siamo quindi pronti a fissarne di nuovi. Le potenzialità di questo settore sono altissime – ha aggiunto – e la nostra missione è quella di rendere sempre più liquido e accessibile questo mercato: continueremo quindi a lavorare per crescere ulteriormente in Italia, mentre è già allo studio la nostra espansione all’estero”.

I festeggiamenti per il compleanno coincidono con la pubblicazione dell’Osservatorio eWibe, che fotografa l’andamento del mercato dei vini pregiati nel primo semestre 2023. L’indice eWibe Fine Wines, che include tutte le principali etichette da investimento dei Paesi più rappresentativi del settore, “ha registrato un +1,7% nell’ultimo semestre con l’Italia che, dopo un primo trimestre da protagonista (+2,2%) continuare a trainare il settore”. Il Paese registra infatti una crescita nel semestre “del +3,3%, trascinata da Toscana (+3,3%) e Piemonte (+2,6%), oltre che da specifiche produzioni locali presenti sul territorio nazionale, rappresentate dall’indice ‘Rest Of Italy’ (+ 5,9%), dove spiccano Trentino-Alto Adige e Veneto”. In particolare, l’azienda sottolinea che le due più importanti regioni vinicole italiane “continuano a ottenere grande apprezzamento alla luce della presentazione all’attesissima annata 2020, soprattutto in Toscana, che segue la storica vendemmia 2019”. Allargando lo sguardo agli ultimi 12 mesi, si confermano ottime le performance di Italia (+5,4%), Toscana (+6,7%), Piemonte (+2,8%). Bene anche la regione dello Champagne (+2,5%), mentre rallenta un po’ la Francia (-1,1%).

Nel fotografare l’andamento del mercato nel primo semestre 2023, l’Osservatorio identifica nel dettaglio le migliori performance registrate dalle etichette sul mercato e in piattaforma. Le bottiglie che hanno incrementato maggiormente il proprio valore sul mercato sono state “Ferrari Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2009” +54,7%; “Le Pergole Torte 2012” +29,1% e “Tignanello 2020” +26,9%. Quelle che invece hanno riscontrato maggiore interesse in piattaforma (visualizzazioni, click e ricerche) sono state “Bolgheri Sassicaia 2020”, “Cristal 2015” e “Chateauneuf du Pape Reserve 2009”, mentre le bottiglie che hanno riscosso maggiore successo in termini di vendite sulla piattaforma sono state “R.D Bollinger 2007”, “Antinori Tignanello 2020” e “Bolgheri Sassicaia 2020”. Infine la transazione più alta sulla piattaforma ha riguardato sei bottiglie da 0,75 centilitri di “Château Mouton Rothschild 2020” vendute per 4.150 euro.

“L’Italia ha trainato il mercato dei fine wines per tutto il primo semestre 2023, con Piemonte e soprattutto Toscana che hanno registrato ottime performance, anche grazie ai giudizi favorevoli degli esperti sull’annata 2020, che segue quella record del 2019” ha spiegato Leonardo Bernasconi DipWSET, Head of Wine di eWibe, evidenziando che “in generale, il mercato globale dei vini pregiati rimane, quindi, in territorio positivo”. “Al contrario delle regioni italiane, Bordeaux e Burgundy – ha proseguito – hanno registrato una leggera flessione: se per la prima regione gli scambi sono stati meno numerosi fino a maggio, in attesa di una emozionante campagna En Primeur 2022, per la Borgogna quella che si sta delineando è una flessione fisiologica parte di un processo di correzione conseguente al lunghissimo rally speculativo a cui i vini di questa regione sono stati soggetti dalla metà del 2020 alla fine del 2022”.