Unilever Italia: nuova sperimentazione per l’Hybrid Working 2.0
Moltiplicate le iniziative a favore di un migliore equilibrio tra benessere, esigenze private e lavoro
Lug 12, 2023
Roma, 12 lug. – Unilever Italia spinge ancora sull’acceleratore dell’Hybrid Working 2.0, il concetto di smart working introdotto già a marzo 2022 nell’accordo siglato dall’azienda con le organizzazioni sindacali e che oggi entra in una nuova fase con la sperimentazione che sarà in vigore fino al prossimo 31 gennaio 2024.
Alla base del nuovo documento, siglato a fine giugno, c’è il principio della flessibilità: le persone potranno usufruire dello smart working fino ad un massimo di 96 ore al mese, scegliendo dove, quando e come lavorare, rispondendo non ad orari o luogo fisico, ma avendo ben chiari gli obiettivi individuali e di team da raggiungere. In questa nuova modalità, lo smart working si svincola dal parametro della giornata intera e consente sempre più alle persone di adattare gli orari di lavoro alle esigenze e preferenze personali, con l’obiettivo di migliorare l’integrazione e l’equilibrio tra lavoro e i ritmi soggettivi della vita privata.
È richiesta la presenza in sede per l’intera giornata lavorativa per almeno 4 giorni al mese, ma nel periodo delle vacanze estive e delle festività natalizie, ovvero dal 17 luglio al 15 settembre 2023 e dal 18 dicembre 2023 al 12 gennaio 2024, i dipendenti potranno lavorare integralmente in modalità Hybrid, una deroga che va ulteriormente incontro alle istanze dei lavoratori, favorendo la possibilità dei ricongiungimenti familiari, che si verifica in particolare in questi periodi di vacanze più lunghi. L’azienda valuterà la possibilità di accordare su singola richiesta giornate aggiuntive di Hybrid Working per le persone con necessità particolari, come ad esempio chi risiede fuori regione, i caregiver o con situazioni famigliari particolari.
Pioniera già dal 2015 con l’introduzione per la prima volta in via sperimentale dello smart working, Unilever Italia conferma così la convinzione che il benessere dei dipendenti sia un fattore fondamentale per la produttività e una crescita sostenibile dell’azienda, come dimostrano altre iniziative e investimenti per promuovere la salute fisica, mentale ed emotiva dei propri collaboratori. Tra queste: un servizio di supporto psicologico gratuito per dipendenti e loro famigliari, un percorso che consente ad alcuni dipendenti con competenze specifiche di diventare “Mental Health Champions”, figure di supporto e ascolto a disposizione di colleghi bisognosi di aiuto, sessioni di Mindfulness accessibili a tutti.
Grande attenzione, nella transizione da vecchi a nuovi modi di lavorare, è posta anche nella formazione, fondamentale per costruire una Future-Fit Company che faccia dell’innovazione, della tecnologia e dell’apprendimento continuo le principali leve di sviluppo. Formazione, ma anche dialogo aperto e supporto da manager a team, sono gli strumenti individuati dall’azienda per evitare che i confini sfumati tra lavoro e vita privata tipici dello smart working possano causare eccesso di lavoro o progressivo isolamento. Scritto nell’accordo anche un articolo dedicato al diritto alla disconnessione.
Un approccio più dinamico e flessibile consente anche all’azienda di attingere a un pool di talenti globale e diversificato, abbattendo i limiti geografici di provenienza dei candidati tipici del tradizionale modello di lavoro in presenza e moltiplicando ulteriormente le opportunità di crescita.
Antonella Carbone, Responsabile HR Unilever Italia, dichiara: “Al centro del nostro interesse ci sono le persone e, in un contesto lavorativo come quello attuale, sappiamo che la flessibilità è la chiave per venire incontro alle esigenze di ognuno e per attrarre nuovi talenti. L’hybrid working è solo uno dei modi con cui Unilever si impegna a tutelare il benessere delle persone e a sperimentare nuovi modelli di lavoro, con l’obiettivo di evolvere, adattare e migliorare l’esperienza di lavoro.”
Continua Antonella Carbone: “Con questo accordo vogliamo dare l’opportunità a tutti i dipendenti di scegliere come gestire il proprio tempo tra casa e ufficio, gestire il proprio lavoro in base agli obiettivi e garantire loro un work-life balance sempre più positivo.”