Toscana, Ciuoffo in Consiglio regionale per legge partecipazione – askanews.it

Toscana, Ciuoffo in Consiglio regionale per legge partecipazione

Assessore ha illustrato proposta della Giunta per cambiamento
Lug 12, 2023

Firenze, 12 lug. (askanews) – L’assessore della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo, con delega alla partecipazione, ha ha tenuto un’informativa al Consiglio regionale sulla proposta di modifica della legge regionale 46 del 2 agosto 2013 sul dibattito pubblico e la promozione della partecipazione all’elaborazione delle politiche regionali e locali.

Dal 2014, sono 186 i progetti locali che hanno ottenuto il sostegno della legge sulla partecipazione, a fronte di 363 domande presentate. Prima del 2014, con la precedente normativa varata nel 2007 e operativa dal 2008, i progetti erano stati 116. Nel 2015 e nel 2017 si sono svolti due Dibattiti pubblici regionali, sul progetto di rinnovamento e ampliamento del Porto di Livorno e sul progetto di stoccaggio dei cosiddetti ‘gessi’ di Gavorrano.

La legge toscana, ha detto Ciuoffo, “ha raggiunto il suo principale obiettivo: quello di essere, innanzi tutto, un canale e uno strumento per attivare processi partecipativi in qualche modo legati ad un’effettiva policy e per sperimentare metodologie innovative di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte pubbliche; ma anche per diffondere una cultura della partecipazione”. L’Emilia Romagna e la Puglia, si ricorda, si sono dotate di una legge regionale sulla partecipazione, simile a quella toscana.

Ora si ritiene che sia arrivato il momento di introdurre le opportune modifiche, “con l’obiettivo di migliorare la legge e di consentirle di rispondere a nuove esigenze” della società toscana.

Riguardo ai compiti dell’Autorità, si prevede “l’emanazione, da parte dell’Autorità, di nuove linee guida per favorire una semplificazione delle procedure e della modulistica per la presentazione delle domande”; al posto dell’attivazione d’ufficio delle procedure di Dibattito pubblico, “è da valutare l’opportunità di una procedura attraverso cui la Giunta Regionale possa trasmettere annualmente all’Autorità l’elenco delle opere che possono essere soggette a Dibattito Pubblico, consentendo all’Autorità stessa di valutare la sussistenza delle condizioni”.