Roma, 12 lug. (askanews) – “Crediamo che la sentenza sia sbagliata, riconoscendo l’omicidio volontario e non derubricando. Pensiamo che ci siano anche molte altre questioni che la Suprema corte saprà valutare. Per adesso quello che è successo è una degradazione della pena, ma non è quello che chiedevamo. Chiedevamo il corretto inquadramento dei fatti. Scontato il ricorso in Cassazione”. Così ha affermato l’avvocato Ippolita Naso che assiste Gabriele Bianchi insieme con Valerio Spigarelli. Oggi i giudici della corte d’assise d’appello hanno deciso una condanna a 24 anni di pena nei confronti del giovane e del fratello, Marco in relazione all’omicidio di Willy Monteiro Duarte. “Non ci convince la qualificazione giuridica data ai fatti che secondo noi andava inquadrata nell’omicidio preterintenzionale, c’erano tutti gli elementi per ritenerlo configurabile – ha continuato il penalista Spigarelli – Ora dobbiamo attendere il deposito delle motivazioni per capire come spiegano questa decisione. Andremo in Cassazione anche perché il fatto è lo stesso e identico per tutti e invece ancora rimane una diversità di trattamento sanzionatorio per tutti gli imputati”.