Vilnius, 12 lug. (askanews) – Stretta di mano a Vilnius fra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Al secondo giorno del vertice dell’Alleanza Atlantica in Lituania, è apparso chiaro che gli Stati membri non intendono fornire a Kiev una tabella di marcia precisa per l’ingresso nella NATO, anche se Stolteberg ha dichiarato che l’Ucraina non è mai stata “così vicina” all’Alleanza, e anche se ha promesso garanzie per accrescere le difese ucraine contro la Russia sul lungo termine.
“Possiamo dire che i risultati del summit siano buoni ma se ricevessimo un invito all’adesione sarebbero ideali” ha detto Zelensky accanto a Stoltenberg.
Il presidente ucraino ha incontrato molti del leader della Nato. L’Alleanza promette che gli Stati Uniti e i leader del G7 aiuteranno Kiev a costruire un settore militare in grado di difendere il paese e fare da deterrente per futuri attacchi.
Zelensky conferma che per lui è solo il primo passo: “Le garanzie di sicurezza per l’Ucraina sono sulla via della Nato e non al posto dell’ingresso nella Nato. sono garanzie di sicurezza sulla strada dell’integrazione, e fin d’ora possono essere fornite dal G7”.
L’Alleanza è d’accordo a fornire all’Ucraina un percorso facilitato, senza passare per il Membership Action Plan, il processo abituale che include valutazioni e consigli su come rispettare i criteri necessari. La mancanza di un calendario però è stata contestata inizialmente da Zelensky come “assurda e senza precedenti”, anche se poi il presidente del paese invaso dalla Russia ha ammorbidito i toni.
La giornata vedrà anche un incontro diretto fra Zelensky e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden oltre alla prima riunione del neonato Consiglio Nato-Ucraina, dove i membri potranno discutere eventuali attacchi alla loro sicurezza.