Roma, 11 lug. (askanews) – Con il voto di oggi di Strasburgo non è passata la proposta iniziale della Commissione Europea che, in tema di emissioni, mirava ad equiparare il settore agricolo agli altri settori altamente industrializzati, “un assunto da cui sarebbero scaturite ripercussioni economiche e amministrative insostenibili”. Il presidente di Alleanza Cooperative Agroalimentari Carlo Piccinini ringrazia in una nota agli europarlamentari che hanno accolto e recepito le preoccupazioni espresse dal mondo agricolo, contenute in alcune proposte emendative oggi approvate, che riassumevano la posizione della Commissione Agricoltura.
Dopo il voto odierno in plenaria da parte del Parlamento Europeo sulla nuova Direttiva sulle Emissioni Industriali, ora è previsto un ulteriore passaggio con il trilogo, dove ci si confronterà anche con la posizione uscita dal Consiglio Agricolo, che vedeva il settore bovino incluso nella direttiva, pur se con soglie più elevate rispetto alla proposta della Commissione.
“Il nostro auspicio – prosegue Piccinini – è che il Parlamento Europeo difenda la posizione espressa con il voto odierno, affinché il quadro normativo attuale resti sostanzialmente quello regolamentato dall’assetto normativo vigente: ovvero, gli allevamenti bovini rimangono fuori dal sistema di certificazione sulle emissioni e nessuna nuova soglia viene prevista per i settori delle carni avicole e suinicole”.
“Ci auguriamo ora – conclude Piccinini – che il voto di oggi sia di buon auspicio per quello previsto domani, sempre in plenaria, sulla proposta della Commissione sul ripristino della natura, che è a nostro avviso assolutamente irrealistica, poiché pensata e scritta in maniera slegata dalla realtà in cui gli agricoltori operano quotidianamente”.