Roma, 11 lug. (askanews) – “La crisi dei prezzi morde con meno intensità, ma i mercati energetici sono ancora tesi, esposti a forti oscillazioni e pronti a reagire negativamente al mancato sviluppo di quelle iniziative di riallineamento strutturale del bilancio domanda offerta, che sono state intraprese nel corso dell’emergenza”. Questo il monito lanciato dal presidente dell’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, Stefano Besseghini, nell’apertura della Relazione al Parlamento sull’attività del 2022. Il presidente ha evidenziato come i temi dell’energia abbiano “guadagnato una centralità dovuta, ma con una drammaticità che speriamo possa considerarsi superata”.
“Sarebbe però un grave errore pensare che la situazione sia già rientrata in nuova normalità, da gestire ordinariamente. La fase dell’emergenza ci ha obbligato ad affrontare nuovamente alcuni aspetti che davamo per consolidati e su cui facevamo leva per imprimere una rilevante accelerazione al processo della transizione energetica”, ha evidenziato Besseghini in riferimemtmo alla crisi energetica dello scorso anno con i picchi dei prezzi del gas acuiti dallo scoppio della guerra in Ucraina.
“Il conto, salato, di questo cambio lo abbiamo pagato e lo stiamo pagando a livello nazionale ed europeo”, ha aggiunto il presidente.