Palermo , 11 lug. (askanews) – “Dobbiamo incentivare l’uso del fondo da 43 milioni di euro per il credito alle aziende confiscate, presente tra il Mise e il Mef, che al momento è utilizzato in modo molto parziale: bisogna cercare di ragionare nei termini di una riparametrazione delle condizioni necessarie per accedere a questo fondo. Serve un qualcosa che possa portare a una incentivazione dell’uso di queste risorse”. Così il direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc), prefetto Bruno Corda, oggi a Palermo, per una conferenza dei servizi in prefettura per l’assegnazione di alcuni immobili e terreni sottratti alle organizzazioni criminali. “Stiamo costituendo un tavolo di lavoro con l’Abi e con la Banca d’Italia per l’accesso al credito – ha sottolineato ancora Corda -. Le direttive di Bankitalia alle banche sono datate. Una azienda confisata non può essere considerata un cattivo pagatore e non riuscire a cogliere la possibilità di avere un credito”.