New York, 10 lug. (askanews) – L’Unione Europea ha approvato un piano che consentirà alle aziende di continuare a archiviare i dati sugli europei sul suolo statunitense, evitando un’interruzione potenzialmente costosa, soprattutto per le Big Tech dei flussi di dati transatlantici.
L’accordo, noto come Trans-Atlantic Data Privacy Framework, segna il culmine di lunghi negoziati con gli Stati Uniti sui trasferimenti di dati che vengono utilizzati da migliaia di aziende per vendere annunci online e misurare il traffico verso i loro siti web.
Ora il Data Privacy Framework dovrà affrontare i sostenitori della privacy in Europa, che chiedono agli Stati Uniti di apportare modifiche sostanziali alle leggi sulla sorveglianza dei dati. L’accordo prevede che gli Stati Uniti creino un tribunale che avrà l’autorità per gestire le rivendicazioni dei cittadini dell’UE e imporre rimedi se rileva che le leggi statunitensi sono state violate. Gli Usa si sono impegnati a limitare la raccolta di segnali di intelligence, che possono intercettare le comunicazioni elettroniche
I regolatori della privacy dell’UE all’inizio di quest’anno hanno multato Meta per 1,3 miliardi di dollari, per aver archiviato informazioni sugli utenti europei sui server negli Stati Uniti. L’accordo implica che Meta potrebbe non dover ubbidere all’ordine di cancellare i dati e interrompere i flussi, anche se si prevede che la società sarà comunque soggetta alla sanzione.