Roma, 9 lug. (askanews) – L’ex presidente del Parco delle Cinque Terre Vittorio Alessandro denuncia via social il non senso della mancata inclusione della Via dell’Amore, il più famoso sentiero mozzafiato delle Cinque Terre da poco riaperto dopo anni di chiusura, nella “Cinque Terre Card”, la carta di servizi integrati per accedere a sentieri e trasporti che il Parco propone per semplificare e ottimizzare la vacanze ai milioni di turisti che vistano ogni anno le Cinque Terre
“Da oggi purtroppo – denuncia l’Ammiraglio che introdusse la Cinque Terre Card negli anni di sua presidenza del Parco – la Carta consente l’ingresso a tutti i sentieri meno che a uno, il più famoso, per il quale è ora necessario l’acquisto di un biglietto a parte. Sarebbe stato più saggio rimodulare il costo della Carta e i servizi da essa offerti, comprendendovi anche l’accesso alla via dell’Amore.Quando nel 2012 essa franò, le conseguenze – per immagine e per numero di visitatori – fu, all’inizio, devastante per l’intera comunità del Parco, e studiammo perciò le soluzioni perché le (molte, nonostante l’allora recente alluvione) risorse rimaste fossero messe a frutto, a vantaggio di tutti. Ora che la via dell’Amore è aperta, anche questa nuova forza va condivisa, ed esaltata la professionalità degli operatori del Parco, delle sue guide, dei referenti istituzionali e della ricerca: questo prevedeva un accordo stipulato da Parco, Regione e Comune e non una soluzione che stenta, peraltro, a decollare. Non può, oltre tutto, il privato coinvolto – prestigioso ma che non ha investito un euro sul costosissimo intervento pubblico di ripristino – aggiudicarsi, in tutto questo, un vantaggio economico spettante, invece, a tutta la comunità delle Cinque Terre”.
Non a caso Alessandro intitola il suo post su Fb dedicato alla Via dell’Amore riaperta “un passo sbagliato” . “E’ stato fatto – argomenta- un passo avanti e due indietro. Uno avanti con la parziale riapertura della via dell’Amore. Due indietro rispetto al progetto che i Comuni di Riomaggiore, Vernazza e Monterosso al Mare intrapresero, disegnando i propri destini all’interno di un Parco nazionale, senza confondere le storie singole, ma esaltando le risorse di ciascuno a vantaggio di tutti. I risultati – fra successi, difficoltà e momenti di crisi che parevano insormontabili – sono dinanzi agli occhi di tutti e costituiscono la tappa di un percorso ancora molto lungo. È necessario non interromperlo con scorciatoie che di fatto incrinano un volano non soltanto economico, ma di consapevolezza e solidarietà. Tra i principali vettori di tale percorso è la Cinque Terre Card che, offrendo ai visitatori la possibilità di accedere ai treni, ai servizi e ai sentieri del Parco, intercetta le risorse per la cura del territorio e per il sostegno di attività economiche e formative.