Bologna, 7 lug. (askanews) – La nomina a commissario del generale Francesco Paolo Figliuolo “per meno di un anno” è una “incongruenza abbastanza curiosa” che “mi auguro venga chiarita il prima possibile”. Lo ha detto il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, a margine di un convegno della Cisl a Bologna.
“Ci siamo sentiti ieri con Figliuolo perché cerchiamo tutti i giorni di collaborare – ha spiegato Bonaccini -. Il generale sa che ha la mia piena fiducia. E’ evidente che ieri sono balzate agli occhi alcune cose che spero vengano chiarite meglio. Questo fatto della nomina del commissario per meno di un anno è abbastanza sorprendente se abbinata al fatto che le risorse, poche ma mi auguro verranno implementate, sono in un triennio. C’è un decreto legge che ricalca un disegno di legge del ministro Musumeci che parla di cinque anni + cinque di fronte alle calamità naturali. Per cui ci sono alcune incongruenze abbastanza curiose”.
“Noi abbiamo il dovere di collaborare, di farlo nell’interesse delle popolazioni colpite una parte delle quale hanno perso tutto o quasi tutto – ha aggiunto il governatore -. Io mi auguro che si guardino bene gli aspetti di coincidenza tra emergenza e ricostruzione: sarà utile capire quali saranno i ruoli dei subcommissari perché non vorrei ci trovassimo nelle condizioni di perdere un altro mese o più nella partenza dei lavori di somma urgenza. Il generale Figliuolo sa bene che c’è bisogno di partire immediatamente. Mi auguro che presto vengano definiti i confini entro i quali i subcommissari possono muoversi e lavorare e, in particolare, vi siano più risorse perché è chiaro che 2,5 miliardi in tre anni su una ricostruzione che ha un danno di 9 miliardi sono troppo pochi”.