Liguria, al via progetto per incentivare ritorno nell’entroterra – askanews.it

Liguria, al via progetto per incentivare ritorno nell’entroterra

A Montebruno la Giunta Toti lancia l’iniziativa “Ma se ghe penso”
Lug 3, 2023

Genova, 3 lug. (askanews) – L’entroterra della Liguria come risorsa da difendere, non solo con interventi legati alla sopravvivenza di famiglie e imprese, ma con un piano strategico di servizi e sviluppo che renda attrattive, anche dal punto di vista lavorativo, le aree interne. E’ l’obiettivo di “Ma se ghe penso – Tornare a vivere in Liguria”, l’iniziativa regionale di coordinamento presentata oggi dalla Giunta Toti a Montebruno, nell’entroterra di Genova,

Le azioni del progetto, con cui i singoli assessorati si impegnano a mettere a fattor comune un pacchetto di misure volte a promuovere il reinserimento abitativo nelle vallate, saranno integrate alla Strategia Nazionale Aree Interne, coordinate con gli interventi nell’ambito della legge regionale 3/2008 e concertate con Anci Liguria, il Sistema Camerale ligure, le associazioni di categoria e gli enti locali.

“Si lavora per rivitalizzare l’intero entroterra – afferma il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – dal punto di vista economico e sociale. Quelle che portiamo oggi all’approvazione della Giunta sono misure integrate e prevedono l’utilizzo di tutti i fondi europei in programmazione nei prossimi anni, compreso il Pnrr. Questo pacchetto può valere molte centinaia di milioni di euro nei prossimi cinque anni, ma molto dipenderà dalla risposta ai bandi in essere e futuri, con meccanismi di premialità per chi investe nell’entroterra, e dalla realizzazione delle opere finanziate, ad esempio il tunnel della Fontanabuona”.

“Già oggi – sottolinea il governatore ligure – sono previste e operative figure specifiche come l’infermiere di comunità e il Pnrr investe molto per rivitalizzare e offrire migliori servizi in rete, per una sanità decentrata: dalla telemedicina al lavoro in corso con le farmacie rurali fino alle case di comunità e agli ospedali di comunità, che avvicinano la sanità territoriale ai centri dell’entroterra. L’obiettivo ultimo è incentivare il ritorno di persone che magari hanno avuto anche percorsi di vita all’estero o in altre zone del Paese, e aprire attività economiche in un entroterra dove vogliamo investire molto, come dimostra anche la nostra campagna sui parchi e i borghi”.

“La nostra costa – ricorda Toti – è quasi satura dal punto di vista turistico, con incrementi anche oltre le nostre aspettative: per questo abbiamo bisogno di privilegiare quei collegamenti verso l’entroterra che ci aiutino a destagionalizzare, a valorizzare le nostre risorse agroalimentari, la nostra architettura rurale. Credo che oggi sia un segnale importante per tutta la Liguria”.

“Abbiamo avviato un percorso condiviso tra tutti gli assessorati – aggiunge l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti, coordinatore dell’iniziativa – che rappresenta un unicum in Italia, per facilitare il ritorno al lavoro e alla vita nel nostro entroterra. Basti pensare che in giro per il mondo ci sono circa 150 mila liguri regolarmente censiti, il 10% dell’attuale popolazione residente in regione. Lavorando di concerto con la Consulta ligure per l’emigrazione, abbiamo ripreso e consolidato contatti con associazioni come quella dei Liguri nel Mondo che periodicamente ci segnalano le speranze e i sogni di nostri concittadini di prima, seconda o terza generazione interessati a tornare a riscoprire le loro radici”.

“L’impegno del mio assessorato – conclude Benveduti – è quello di coordinare l’azione di ‘Ma se ghe penso’, armonizzandolo con la strategia nazionale delle aree interne, che da tempo ci vede protagonisti e che coinvolgerà con la nuova programmazione comunitaria altri 53 Comuni liguri. In più, in continuità con quanto fatto in passato, attiveremo per ogni misura dedicata alle imprese delle premialità per quelle localizzate nell’entroterra, in modo da sostenere da un lato l’insediamento di nuove attività produttive e dall’altro salvaguardare la tenuta di quelle già esistenti”.

All’incontro erano presenti anche il console generale Luis Pablo Niscovolos, ambasciatore dell’Argentina a Milano, il presidente della Camera di Commercio di Genova Luigi Attanasio e il presidente delle Camere di Commercio della Liguria Enrico Lupi.