Roma, 1 lug. (askanews) – È morto, all’età di 68 anni, uno degli eroi dello scudetto della Lazio del 1974: Vincenzo D’Amico. Campione d’Italia a 19 anni. “Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate! Io ci sto provando”, aveva scritto il 7 maggio su Facebook rivelando la sua malattia. Per due anni ha lottato contro un tumore, l’ha fatto finché ha potuto. D’Amico è morto oggi all’ospedale Gemelli. Nato a Latina nel 1954, arrivò nella Lazio nel 1970 dopo aver mosso i primi passi nel Cos Latina e nell’Almas Roma. Nella Lazio è rimasto per 15 anni tranne per una breve parentesi al Torino (1980-1981). Nel 1981 tornò, in serie B. Il suo nome è legato alla vittoria contro il Catanzaro nella stagione delle scommesse e per la tripletta contro il Varese (3-2) che evitò la retrocessione alla squadra biancoceleste con la Lazio sotto per due gol. Rifiutò le avances della Roma ripetendo più volte al presidente Viola: “Presidente, io sto alla Lazio”.
“Leggenda biancoceleste e coraggioso capitano nei momenti difficili della Societa”, cosi il presidente Claudio Lotito e tutta la Lazio hanno espresso ” estremo dolore e profonda commozione” per la notizia della scomparsa di Vincenzo D’Amico, protagonista indiscusso dello scudetto 1973/74. “Vincenzino, come tanti lo hanno sempre continuato a chiamare – scrive il club sul sito -, ha fatto innamorare i tifosi di diverse generazioni con le sue magie in campo e il suo infinito attaccamento alla maglia”. D’Amico ha giocato nella Lazio dal 1971 al 1980 e, dopo un anno al Torino, dal 1981 al 1986. Il presidente Lotito, a nome di tutto il club, rivolge alla sua famiglia e ai suoi cari le piu sincere condoglianze. “Non ti dimenticheremo mai, Vincenzo!”.
Anche la Roma ha voluto esprimere cordoglio per la morte di D’Amico. “Uno dei simboli di un’epoca di rivalita. L’ASRoma si unisce al cordoglio per la scomparsa di Vincenzo D’Amico e si stringe al dolore dei suoi familiari”, si legge in un post sul account Twitter uffifiale della squadra giallorossa.