Milano, 30 giu. (askanews) – “È un comportamento illegittimo e abusivo, ennesima riprova della chiusura al dialogo del management e della maggioranza di Masi Agricola. Red Circle reagirà in ogni sede anche quale azionista di minoranza”. Non si è fatta attendere la risposta di Red Circle Investments, holding di investimento del patron di Diesel, Renzo Rosso, al gruppo veronese dell’Amarone di cui è socio con una quota del 10%. Nella tarda mattinata di oggi, infatti, Masi Agricola aveva comunicato di aver ha convocato per il 21 luglio un’assemblea per revocare i due consiglieri espressione di Rosso per violazione del divieto di concorrenza. E a stretto giro è arrivata la replica, che segna un nuovo capitolo della saga dell’Amarone.
“Dopo tre anni che Red Circle Investments è socia di Masi Agricola, dopo che Renzo Rosso (da oltre trent’anni attivo nel settore del vino con Diesel Farm) è stato amministratore di Masi Agricola e solo dopo che Red Circle Investments ha impugnato il bilancio – si legge nella nota – improvvisamente i Boscaini si accorgono che vi sarebbe un rapporto di concorrenza che impedirebbe agli amministratori designati da Red Circle Investments medesima, Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, di mantenere tale carica e ricorrono a questo pretesto per revocarli”.
Il patron di Diesel ha portato in tribunale Masi Agricola, di cui la famiglia Boscaini detiene il 73,5%, chiedendo al Tribunale di Venezia di accertare e dichiarare la nullità o comunque l’invalidità della delibera di approvazione del bilancio 2022 e di accertare e dichiarare che il bilancio consolidato 2022 non è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione.