Milano, 29 giu. (askanews) – E’ il Condominio Teodosia di Torino il primo edificio in Italia certificato secondo il protocollo di sostenibilità energetico ambientale Gbc Condomini. La cerimonia di consegna ha avuto luogo oggi durante il convegno organizzato dal Chapter Piemonte di Gbc Italia, in cui i professionisti del settore, i principali referenti di associazioni e ordini professionali della filiera dell’edilizia e dell’immobiliare si sono confrontati sul tema della rigenerazione e riqualificazione sostenibile certificata degli edifici in Italia.
I lavori di riqualificazione dell’Edificio Teodosia, situato a Torino nell’isolato compreso tra corso Monte Cucco, via Tofane e via Monte Ortigara, iniziati a dicembre 2020 e terminati a marzo 2022, sono stati realizzati nel rispetto dei criteri di sostenibilità individuati dal Protocollo GBC Condomini. Nato proprio con lo scopo di promuove un approccio orientato alla sostenibilità e alla circolarità lungo l’intero ciclo di vita dell’edificio, dalla fase di progettazione sino a quella di costruzione, manutenzione e dismissione. Se in media il costo di certificazione tende a rappresentare l’1% del valore della riqualificazione, nel caso del Condominio Teodosia è invece prossimo al 4.
Gbc Condomini, riconosciuto anche ai fini della rendicontazione Gresb, certifica e garantisce il valore di mercato dell’immobile anche nei casi di miglioramento parziale delle prestazioni dell’immobile e si configura come unico strumento che si muove nella direzione di una rendicontazione trasparente capace di prendere in considerazione tutto quanto richiesto anche dalla Tassonomia europea. Per tale ragione questo protocollo risulta profondamente permeato dai criteri Esg (Environmental, Social, Governence), proprio allo scopo di definire un’edilizia pienamente sostenibile secondo una visione olistica che abbraccia, in modo sistemico e in un’ottica di lungo periodo, tutti gli elementi del sistema edificio.
L’Italia si caratterizza per uno stock immobiliare particolarmente ampio ma ad elevata anzianità e basse performance, soprattutto in termini di efficienza energetica: sono circa 2,1 milioni di edifici residenziali – pari al 17% del totale dello stock residenziale – che si trovavano, infatti, in cattivo stato di conservazione; ed il 74% del totale è stato costruito prima degli anni ’80 e addirittura prima degli anni ’60. Tutto ciò, contestualizzato nel quadro degli obiettivi del Green Deal europeo e dei piani di finanziamento sviluppati a livello nazionale e comunitario, fa ipotizzare che, nei prossimi anni, proseguiranno gli investimenti in efficientamento energetico, rigenerazione, manutenzione e riqualificazione del costruito. I protocolli energetico-ambientali, e in particolare il Protocollo Condomini sono la chiave per garantire la realizzazione e rigenerazione di edifici, a partire da quelli residenziali, pienamente sostenibili, ponendo al centro della progettazione il benessere della persona e l’equilibrio con gli ecosistemi naturali. Ma anche assicurando trasparenza e certezza negli investimenti, il mantenimento del valore dell’opera nel tempo e il perseguimento di una piena democrazia abitativa, che renda la sostenibilità un tema proprio della quotidianità di tutti e non solo di alcuni.
L’edificio è costituito da due corpi di fabbrica, uno con pianta di forma lineare (Fabbricato A) e uno con pianta di forma a crociera (Fabbricato B), la cui costruzione risale ai primi anni ’70. I due corpi di fabbrica sono adibiti ad uso residenziale e si sviluppano su 11 piani fuori terra e 2 piani interrati, per un totale di 276 unità abitative e una superficie totale certificata pari a 37410 metri quadri.
“Oggi la riqualificazione di un edificio esistente deve traguardare non solo un’elevata efficienza energetica ma soprattutto un obiettivo più ampio di resilienza ai cambiamenti climatici e ai fenomeni naturali intensi come i terremoti, alluvioni o incendi, aumentando allo stesso tempo la qualità di vita all’interno dell’edificio”, commenta le parole di Marco Caffi, Direttore Generale Gbc Italia, che prosegue: “Per raggiungere questo traguardo non basta coinvolgere le professionalità con competenze adeguate, ma è necessario che queste siano supportate da strumenti che facilitino l’integrazione dei diversi obiettivi e strategie. Gbc Condomini è uno di questi strumenti. Il protocollo non guida solo gli aspetti ambientali dell’edificio ma anche l’impatto sociale della riqualificazione. La maggiore efficienza energetica, infatti, riduce la povertà energetica, il miglioramento strutturale e antincendio rendono più sicuro l’edificio e un’adeguata accessibilità rende l’edificio fruibile a tutti nel tempo. Gbc Condomini contiene anche linee guida per la partecipazione dei condomini alla fase di progettazione prima e di conduzione dell’edificio poi. È quindi uno strumento che va nella direzione di concretizzare strategie Esg che rappresentano oggi il metodo di valutazione del valore della sostenibilità di un bene più usato dagli investitori”.