Virtute 1, l'Aeronautica Militare "con valore verso le stelle" – askanews.it

Virtute 1, l'Aeronautica Militare "con valore verso le stelle"

Prima missione suborbitale per l’Arma azzurra con Virgin Galactic
Giu 28, 2023
Roma, 28 giu. (askanews) – Con valore, verso le stelle, questa volta, l’Aeronautica Militare ci va davvero. Il 29 giugno 2023, infatti, diventerà la prima Forza Armata al mondo a effettuare una missione spaziale suborbitale per compiti di ricerca scientifica, consolidando la propria – naturale – leadership nel cosiddetto dominio aerospaziale.

Due ufficiali dell’Arma Azzurra: il Colonnello Walter Villadei e il Tenente Colonnello Angelo Landolfi, assieme a un ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Pantaleone Carlucci, prenderanno parte alla missione “Virtute 1” con la Virgin Galactic di Richard Branson.

Una prima mondiale assoluta anche per la stessa compagnia spaziale privata americana perché questo volo, battezzato “Galactic 1” rappresenta la sua prima missione commerciale per scopi non turistici.

Gli astronauti a bordo dello spazioplano VSS Unity, dopo il rilascio dalla nave madre nei cieli del New Mexico, effettueranno – nei pochi minuti di microgravità previsti dall’ampia parabola descritta dalla traiettoria suborbitale, diversi esperimenti biologici per migliorare le prestazioni e l’efficienza fisica dei futuri astronauti nei viaggi spaziali ma con ricadute anche nella vita di tutti giorni per chi rimane sulla Terra.

Per far questo, nell’hangar dello Spaceport America è stato realizzato un vero e proprio laboratorio di ricerca coordinato dall’Aeronautica Militare, capofila di una serie di eccellenze Made in Italy.

Il team scientifico del Servizio Sanitario dell’Aeronautica Militare, guidato dal Capitano Giovanni Marfia, infatti, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, la Fondazione IRCCS Policlinico di Milano, l’Università La Sapienza, l’Università Politecnica delle Marche e l’italiana Andremacon Biotech lavoreranno al lancio degli esperimenti e alla raccolta dei dati che poi verranno elaborati anche attraverso algoritmi d’intelligenza artificiale per la creazione di modelli di rischio e di terapia personalizzata in settori come oncologiae o malattie neurodegenerative.

Un’ultima curiosità: è italiano anche uno dei piloti dello spazioplano, il comandante Nicola Pecile anch’egli un ex ufficiale pilota sperimentatore dell’Aeronautica Militare, da qualche anno nel team di Virgin Galactic.