Milano, 28 giu. (askanews) – Venerdì 30 giugno alle ore 21, dal palco di IbmStudios Milano, Milano Classica offrirà alla propria città un eccezionale concerto/evento in occasione dei 30 anni di attività della propria Orchestra. Un’occasione speciale per ringraziare i milanesi, dalle istituzioni ai cittadini, tra passato, presente ma soprattutto futuro. Da qui la scelta di un programma rappresentativo dell’originale identità artistica della compagine che, soprattutto negli ultimi anni, si è evoluta verso nuove forme di fruizione dei grandi autori della musica colta arrivando a utilizzare anche tecniche come la realtà aumentata e il videomapping per coinvolgere appieno il pubblico nello spettacolo.
Fondata nel 1993 e affidata dalla Stagione 2018/2019 alla direzione artistica di Claudia Brancaccio, l’Orchestra Milano Classica è l’unica vera orchestra d’archi della città. Guidato dai membri del Quartetto Indaco (Eleonora Matsuno e Ida Di Vita, violini, Jamiang Santi, viola e Cosimo Carovani, violoncello), il nucleo dell’orchestra è composto da musicisti di grandissima esperienza nell’ambito della musica da camera a cui si aggiungono membri di formazioni cameristiche italiane e straniere: uno degli obiettivi dell’ensemble è infatti quello di offrire al pubblico un’esperienza speciale in cui l’orchestra si esibisce come un grande quartetto. Il Quartetto Indaco rappresenta un’eccellenza in Italia, essendo l’unico ad aver mai vinto un concorso di quartetto internazionale riconosciuto dalla Federazione mondiale dei concorsi internazionali di musica, ovvero il prestigioso primo premio all’Osaka International Chamber Music Competition 2023. La vocazione cameristica dei musicisti che la compongono porta l’orchestra a esibirsi principalmente senza direttore e ad affrontare il proprio vasto repertorio, composto da brani originali, arrangiamenti dalla grande letteratura per quartetto d’archi e trascrizioni, con l’approccio tipicamente riservato allo studio della musica da camera, alla ricerca di un respiro comune basato sulla capacità di ascolto reciproco. Milano Classica è un creatore di originali format artistici e culturali che ama esportare in tutta la città, contaminando teatri, sale, musei, luoghi di confine, parchi in un clima di profonda collaborazione con gli altri operatori culturali del territorio, anche a livello multidisciplinare.
“Quest’anno, come moderni Ulisse, siamo approdati su diverse isole – racconta la direttrice artistica Claudia Brancaccio -. Sperando prima o poi di ritornare in Palazzina Liberty, nostra Itaca al momento irraggiungibile a causa di una ristrutturazione, non ci siamo demoralizzati e abbiamo esportato la nostra idea di cultura e di divulgazione in tutta la città. I nostri porti sono stati prestigiosi come la Sala Viscontea del Castello Sforzesco, tecnologici e innovativi come l’IBM Studios Milano, variopinti come Mosso in quel di NoLo, accoglienti come il MaMu, ‘didattici’ come l’Auditorium dell’Istituto Leone XIII, esotici e ricchi di culture diverse come il Museo Popoli e Culture del PiMe. In questi luoghi abbiamo portato l’orchestra, la musica da camera, le colonne sonore, la Classica Crossover, i concerti con videomapping, gli spettacoli per le scuole, i Family Concert. E ci siamo scoperti (o meglio riconosciuti) come creatori di format culturali, gioiosamente esportabili e intensamente condivisibili e aperti alle collaborazioni. Ognuno di questi luoghi ci ha permesso di far vedere uno dei lati della nostra personalità sfaccettata. Anche se una menzione particolare va all’Ibm Studios Milano, che oltre ad aver creduto nella collaborazione al punto da ospitarci regolarmente, ci ha permesso di sperimentare ancora di più il rapporto tra i valori del passato e la tecnologia, tra l’importanza della nostra cultura e le modalità innovative di fruizione che ci rendono accessibili al nuovo pubblico, grazie alle nuove tecnologie, alla realtà aumentata, al videomapping”.
Venerdì 30 giugno Milano Classica racconterà le sue diverse anime, la sua storia e i progetti per il futuro e lo farà nel modo che le riesce meglio, direttamente dal palco e attraverso le note. In programma musiche di Dvorak, Gershwin, Rouse e anche una piccola sorpresa canora. In sala è possibile entrare dalle ore 20.15, il concerto avrà inizio alle ore 21.00. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria.