Milano, 28 giu. (askanews) – Giuseppina Di Foggia, amministratore delegato e direttore generale di Terna, ha assunto la carica di vice presidente di GO15, l’associazione mondiale dei cosiddetti Very Large Power Grid Operators per la trasmissione dell’energia elettrica, che rappresenta circa il 50% della domanda mondiale di elettricità. Lo si apprende da un comunicato di Terna.
In tale ruolo, l’ingegner Di Foggia “contribuirà, insieme agli altri vertici dell’associazione, alla definizione degli indirizzi strategici di GO15 che includono tematiche fondamentali della transizione energetica e della sicurezza dei sistemi elettrici, quali il ruolo delle interconnessioni, la resilienza delle reti per un sistema elettrico sempre più efficiente, lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dei sistemi di accumulo per raggiungere i target di decarbonizzazione”.
Terna rafforza, quindi, il proprio “impegno nel percorso di integrazione e di coordinamento delle grandi reti elettriche internazionali, nonché il suo ruolo di regista e abilitatore della transizione energetica”. Nell’ambito di GO15, oltre a essere presente nello Steering Board e nel Governing Board, il gestore della rete di trasmissione italiana co-presiede anche il gruppo di lavoro strategico su “Resilience, infrastructure development and interconnections”.
Nata nel 2004 da un’iniziativa di Terna e di altri transmission system operator a seguito dei blackout che colpirono vari Paesi in tutto il mondo, GO15 si occupa di definire gli indirizzi strategici per la sicurezza, la stabilità e la sostenibilità delle reti di trasmissione elettrica.
L’associazione è “costantemente impegnata a favorire la collaborazione internazionale bilaterale e multilaterale per un futuro pienamente decarbonizzato e sostenibile, attraverso la condivisione di studi e ricerche oltre che lo scambio di best practice e conoscenze specifiche sulla gestione delle infrastrutture in alta tensione, al fine di individuare soluzioni tecnologiche e indicazioni a livello internazionale che permettano di incrementare l’efficienza e la resilienza delle infrastrutture di rete di fronte a fenomeni climatici estremi sempre più intensi e frequenti”.