Milano, 25 giu. (askanews) – “È giunto il momento in cui il sangue rischia di essere versato. Pertanto, rendendoci conto di tutta la responsabilità… Facciamo fare dietrofront alle nostre colonne e partiamo nella direzione opposta ai campi di addestramento secondo il piano”. Il capo di Wagner Prigozhin ha chiamato questa avanzata “la marcia della Giustizia” e ha sottolineato che non è stato “versato neppure una goccia di sangue dei nostri combattenti”. In una marcia di 24 ore secondo Prigozhin le sue truppe privare erano arrivate a 200 chilometri da Mosca.