Milano, 23 giu. (askanews) – All’università di Pavia è stato inaugurato un nuovo polo didattico del dipartimento di Scienze del Farmaco. Si tratta di spazi che occupano una superficie di 2.500 metri quadrati, ospitano due aule didattiche grandi, una aula studio, quattro laboratori didattici dedicati, cinque laboratori di ricerca con altrettanti studi per i docenti. All’inaugurazione è intervenuto anche l’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia, Alessandro Fermi.
“Gli atenei lombardi – ha detto – non hanno eguali nel nostro Paese in termini di attrattività e questa nuova struttura innovativa, perfettamente inserita nel contesto urbano e costruita senza consumo di suolo, non potrà che aumentare l’attrattività dell’Università di Pavia, che già è un punto di riferimento per tutto il territorio circostante e anche per studenti che provengono da fuori regione. Approfitto di questa giornata di festa per fare i complimenti a questo ateneo, che prepara al meglio gli studenti per il mondo del lavoro. Secondo i recenti dati del rapporto AlmaLaurea, infatti, ben l’80% di chi si laurea qui trova lavora entro un anno. Un dato davvero significativo”.
L’inaugurazione di questo nuovo polo didattico (primo passo di una vasta riqualificazione) avviene in coincidenza con i 90 anni esatti della Facoltà di Farmacia, oggi Dipartimento di Scienze del Farmaco, e che si configura ancora come felice punto di incontro fra biologi, medici e chimici, grazie a docenti di chiara fama tra cui si ricorda ad esempio Giulio Natta, Premio Nobel per la chimica nel 1963.
Il Dipartimento di Scienze del Farmaco offre oggi due corsi di Laurea Magistrale a ciclo unico e dal prossimo anno accademico un nuovo Corso di Laurea Magistrale in lingua inglese: Industrial Nanobiotechnologies for Pharmaceuticals. È una offerta formativa attrattiva che ha visto un incremento delle immatricolazioni complessivo pari al 30% negli ultimi tre anni accademici.
La scelta di sostituire la struttura preesistente è stata dettata dalla volontà di avviare un processo di rigenerazione dell’intera area degli Istituti Universitari, evitando il consumo di suolo e collocando il nuovo edificio in una posizione strategica rispetto ai dipartimenti che si possono avvalere dei nuovi spazi per la didattica e i laboratori.
Dal punto di vista architettonico, l’edificio si distingue immediatamente per una qualità architettonica superiore, caratterizzata da ampie vetrate che favoriscono l’ingresso della luce naturale nell’atrio e negli spazi per lo studio al piano terra. Grande attenzione è stata dedicata ad avere standard elevati per quanto riguarda il benessere, il comfort e l’accoglienza. La progettazione degli impianti è stata finalizzata a garantire alti livelli prestazionali, ottimizzando i rendimenti ed utilizzando fonti di energia rinnovabile.