Bologna, 23 giu. (askanews) – Dopo gli anni della pandemia si guarda con interesse maggiore alla montagna che presenta un’offerta turistica sempre più ricca e si rivolge a un pubblico sempre più variegato. Per rilanciare il settore occorre una “biodiversità culturale” che “rispetti le idee della sostenibilità e permetta a tantissima gente di riprendere una vita bella e di fruizione della bellezza”. Lo ha detto il presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini, presentando i dati della ricerca “Il turismo di montagna: sfide e opportunità di un settore in trasformazione”, realizzata dalla Fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con Scuola Italiana di Ospitalità e TH Resorts.
Con circa 806 miliardi di euro, l’Italia è al primo posto in Europa per prodotto interno lordo delle province con prevalenza di aree montane. Come emerge dalla ricerca, la Penisola rappresenta circa il 28% del “Pil montano” dell’intero continente. Seguono Spagna (27%), Francia (14%) e Germania (9%). Nelle aree montane del Paese operano più di 2 milioni di imprese, con oltre 5 milioni di addetti.
“La montagna in Italia è un patrimonio naturale immenso, spesso trascurato, che va valorizzato e tutelato – ha aggiunto Vittadini – che dà un contributo straordinario in molti comparti, dal turismo, all’agricoltura e all’industria. Bisogna però costruire sempre di più progetti sostenibili che valorizzino i territori. Con la diffusione delle tecnologie, inoltre, c’è oggi la possibilità di vivere e lavorare anche in zone montane una volta isolate”.
In Europa l’Italia ha il primato di superficie montagnosa sul totale: oltre il 66% contro una media continentale del 32% e la Valle d’Aosta è la regione con maggior concentrazione di montagne sul territorio. Con oltre 831 chilometri di piste da sci, è anche in testa alla classifica per rapporto fra chilometri di piste e superficie del territorio, mentre è al secondo posto assoluto come numero di impianti da sci (266), preceduta solo dal Trentino-Alto Adige, il quale vanta un territorio di oltre quattro volte più esteso.
La ricerca sul “turismo di montagna” è stata presentata in occasione della riapertura del Th La Thuile – Planibel in Val d’Aosta al termine dei lavori di ristrutturazioni. Una struttura che accoglie ogni anno oltre 160mila presenze, con un team di 475 persone. “Questa giornata di lavori ha evidenziato che il valore del turismo montano si esprime anche negli effetti espansivi che è in grado di diffondere a tutta la filiera e ai territori – ha spiegato il presidente di Th Resorts, Graziano Debellini -. E’ un settore in forte espansione, con flussi turistici già abbondantemente destagionalizzati, in grado di attrarre investimenti che contribuiscono ad accrescere la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità̀ turistica del settore, in particolare sui mercati esteri”.