Milano, 23 giu. (askanews) – Al momento sono un oggetto misterioso, quasi da fantascienza, ma che promette di rivoluzionare il modo di sentire la musica e di respirare nelle città inquinate. Dyson ha lanciato da poche settimane Dyson Zone, delle cuffie wireless con un filtro d’aria anti-inquinamento. Inquinamento d’aria e anche acustico.
L’azienda britannica ha deciso di mettere insieme questi due segmenti tech apparentemente distantissimi per creare qualcosa di nuovo e di mai visto prima.
Il nuovo particolarissimo modello con cancellazione attiva del rumore, qualità audio di classe premium e sistema di filtrazione aria, grazie a una specie di mascherina unita alle cuffie audio, è presentato in prova a Londra in uno store ad Oxford Street. Gli appassionati di questi device sono un po’ scettici.
“Penso di non aver mai visto nulla di simile prima – dice Brenda, studentessa – Quindi all’inizio sarebbe strano. Ma ovviamente, se questo prodotto diventa molto famoso, penso che ci abitueremo tutti. Forse non sarebbe così strano se iniziassimo a vedere persone in giro che le indossano, ma all’inizio sì”.
“Sembra un po’ strano. E’ una di quelle cose che se inizi a vederla in giro, diventa una tendenza. È così che iniziano le tendenze. Sono i primi giorni. Io stesso, non le userei oggi, ma chiedimelo di nuovo tra 20 anni, vedi cosa ti dico”, spiega José.
“Ci sono già i cosiddetti purificatori d’aria personali là fuori, ma sono sostanzialmente inutili – spiega Peter ricercatore nel campo cardio-vascolare – E questo in particolare è più probabile che sia utile di qualsiasi altro che ho visto in termini di inquinamento atmosferico. Ma il problema è, ancora una volta, Dyson essendo Dyson, si rivolge solo a una fascia molto ristretta di popolazione. Quindi voglio dire, a livello di popolazione è improbabile che abbia alcun impatto sulla salute pubblica delle persone”.