Roma, 23 giu. (askanews) – “Acciai Speciali Terni nella riunione di ieri con le organizzazioni sindacali territoriali e nazionali ha confermato gli investimenti nel sito, sia nella misura che nelle tempistiche. Investimenti che poggiano sulla sostenibilità ambientale e puntano alla decarbonizzazione del ciclo produttivo, con l’obiettivo di ridurre i costi di trasformazione e una rimodulazione e ampliamento dei mix produttivi e dei mercati a partire dall’acciaio per il motore elettrico”. Lo dichiarano in una nota congiunta Roberto D’Andrea, coordinatore siderurgia per la Fiom-Cgil nazionale e Alessandro Rampiconi, segretario generale Fiom-Cgil Terni.
“Un piano industriale di espansione produttiva con il consolidamento dei livelli occupazionali cominciato con la stabilizzazione dei lavoratori somministrati in staff leasing – aggiungono -. L’azienda ad oggi esclude l’utilizzo strutturale di ammortizzatori sociali straordinari per la messa in opera delle nuove linee”.
“Rimangono come criticità i costi dell’energia e le infrastrutture che se non risolte rischiano di danneggiare la competitività dell’azienda che opera in un mercato di nicchia e con competitors a livello europeo e mondiale. Su questo versante è fondamentale il ruolo del Governo a partire dal MIMIT e delle istituzioni locali che devono assumere all’interno dell’accordo di programma impegni precisi e certi per risolvere le problematiche sollevate – proseguono -. Al Governo chiediamo anche di fare la propria parte affinché finalmente prenda forma il piano nazionale della siderurgia che dentro il quadro complessivo colga le peculiarità degli acciai speciali”.
Ci attendiamo, come emerso nella riunione al MIMIT del 26 maggio 2023 – concludono -, una convocazione nei primi giorni di luglio per proseguire il confronto anche alla presenza delle istituzioni e giungere il prima possibile, a livello aziendale, ai dettagli del piano industriale che ha già registrato troppi ritardi”.