Cina protesta formalmente per dichiarazioni Biden su Xi “dittatore” – askanews.it

Cina protesta formalmente per dichiarazioni Biden su Xi “dittatore”

Ambasciata: Washington corregga o ci saranno conseguenze
Giu 22, 2023

Roma, 22 giu. (askanews) – La Cina ha presentato proteste ufficiali alla Casa bianca in seguito alla dichiarazione del presidente Usa Joe Biden nella quale ha dato al leader cinese Xi Jinping del “dittatore”. L’ha riferito l’ambasciata cinese a Wasahington, che ha avvertito rispetto a possibili “conseguenze” per le provocazioni contro il sistema politico cinese e il suo leader.

In un segno di rinnovata tensione, pochi giorni dopo il viaggio in Cina del segretario di Stato americano Antony Blinken, che includeva un incontro con Xi lunedì, Pechino ha alzato la posta contro Washington, mettendo in dubbio la sua sincerità riguardo alla stabilizzazione dei loro difficili legami.

Secondo una dichiarazione rilasciata oggi dall’ambasciata cinese a Washington, l’ambasciatore Xie Feng “ha presentato serie dichiarazioni e forti proteste” ad alti funzionari della Casa Bianca e del Dipartimento di Stato. In esse, si lamentano “osservazioni denigratorie” di Biden che sono anche “assurde e irresponsabili”.

Ieri la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning ha condannato i commenti di Biden come “estremamente ridicoli e irresponsabili” e ha affermato che “violano gravemente i fatti di base, il protocollo diplomatico e la dignità politica della Cina”. Tuttavia, le sue osservazioni, fatte durante un regolare briefing a Pechino mercoledì, non sono apparse sul sito web del ministero.

L’ambasciata ha rincarato la dose, affermando che “la diffamazione del massimo leader cinese” mina la fiducia reciproca e che “la natura e l’impatto (di questa) sono molto negativi”.

“Il governo e il popolo cinese si sentono profondamente offesi e si oppongono fermamente. Il presidente Biden ha detto esplicitamente prima che gli Stati Uniti rispettano il sistema cinese, non cercano di cambiarlo e non hanno intenzione di una nuova guerra fredda.

Ma con le ultime osservazioni irresponsabili sul sistema politico e sul leader cinese, le persone non possono fare a meno di mettere in dubbio la sincerità della parte statunitense”, sostiene l’ambasciata cinese, che ha promesso di “rispondere risolutamente” alla “provocazione politica contro il massimo leader cinese”. E ha esortato Washington a mettere in campo “immediatamente azioni serie per annullare l’impatto negativo e onorare i propri impegni. In caso contrario, dovrà sopportare tutte le conseguenze”.