Germania sostenibile: così punta al turismo giovanile – askanews.it

Germania sostenibile: così punta al turismo giovanile

Meno sprechi ma anche tolleranza e inclusività
Giu 20, 2023
Roma, 20 giu. (askanews) – La Germania punta sul turismo sostenibile e lo ha spiegato nell’elegante Lubecca, città di Thomas Mann e Gunther Grass, con l’Incoming and Brand Summit 2023 dedicato a duecento giornalisti e influencer – con un occhio anche ai social. Lo straordinario slancio del turismo dopo la pandemia fa bene a tutti, e se l’Italia è al primo posto nelle intenzioni di viaggio in tutto il mondo per il 2023, Francia e Germania seguono a ruota. Bellezze naturali, cultura contemporanea, monumenti storici, città piene di vita attirano i turisti qui a Nord. Ma Francia e Germania sono fra i primi dieci paesi nell’SDG, indice dello sviluppo sostenibile, mentre l’Italia è al ventinovesimo posto. Questo pesa soprattutto per i più giovani, una fascia di clienti cui mira l’ente del turismo tedesco, spiega la presidente Petra Hedorfer:

“Vediamo che soprattutto i più giovani, diciamo fra i 15 e i 30 anni, sono molto coinvolti dal tema. Per loro viaggiare si coniuga con ridurre la loro carbon footprint, cioé la loro impronta ecologica, e vogliono avere certezze, e vogliono sapere che un paese è affidabile, e che offre opportunità comprovate e certificate da questo punto di vista”.

E quindi viaggi in bicicletta, mobilità integrata fra aerei e treni, e poi lo sforzo per eliminare plastica e sprechi e incentivare il riciclo; per cui, cibo vegetariano e solo bottiglie in vetro al summit.

Sostenibilità però nelle intenzioni tedesche è un concetto molto più ampio, una questione sociale che significa tolleranza e inclusività; aspetti su cui in Italia ci sarebbe molto da lavorare.

“Tutti hanno diritto di viaggiare e venire qui anche se hanno un handicap; il settore alberghiero sta studiando offerte inclusive e certificabili. Servono investimenti e sviluppo” dice ancora Hedorfer. “Il turismo è un’industria di libertà; significa viaggiare, conoscere meglio il mondo, entrare in contatto con altri paesaggi e altre culture, allarga la mente, ci fa capire meglio gli altri, è una chiave per un mondo migliore”.

E così l’invito, sempre per diminuire gli sprechi, è anche a fermarsi un po’ di più, o per dirla con Jackson Browne, “a little bit longer”.