Roma, 20 giu. (askanews) – Il comandante in capo di Kfor, la forza di peacekeeping Nato in Kosovo, il maggiore generale Michele Ristuccia, in un’intervista a France Presse ha invitato la Serbia e il Kosovo a mettere da parte l'”inutile retorica” e a tenere dei colloqui per abbassare le tensioni.
“Invito nuovamente entrambe le parti a evitare l’inutile retorica e ad affrontare questa sfida di nuovo ai tavoli dei negoziati, che sono l’unico modo per risolvere la situazione”.
“Abbiamo bisogno che entrambe le parti diminuiscano le tensioni, per trovare una soluzione solo attraverso la politica e la diplomazia”, ha affermato dal quartiere generale di Pristina.
Una richiesta espressa tre settimane dopo che 38 soldati della Kfor (Kosovo Force) sono stati feriti negli scontri con i manifestanti serbi nel punto caldo del Kosovo del Nord, nelle peggiori violenze a cui hanno dovuto far fronte i caschi blu dal 2004.
L’Unione europea ha invitato il presidente serbo Aleksandar Vucic e il premier kosovaro Albin Kurti a tenere dei negoziati sulla crisi a Bruxelles la settimana prossima. Vucic ha risposto che sarebbero “inutili”, mentre Kurti ha chiesto che prima vengano rilasciati tre poliziotti kosovari arrestati dalla Serbia.
Di fronte alle accresciute tensioni, la Nato ha rimpolpato le file della missione Kfor con altri 500 peacekeeper turchi. Attualmente il numero delle truppe è di 4.500 soldati.
“Il fatto che la Nato abbia mandato questi rinforzi, l’invio di ulteriori truppe supplementari, testimonia il nostro totale impegno e quanto seriamente la Nato stia prendendo la situazione”.
“Nessuno può scegliersi il proprio vicino, bisogna trovare la soluzione migliore per vivere in pace con questi vicini. È un tema politico, un problema politico”, ha concluso.