Roma, 20 giu. (askanews) – Anche nel settore lattiero-caseario il tema della sostenibilità “è divenuto strategico e trova pronto il settore industriale”, con le imprese già operative grazie agli imponenti investimenti rivolti al miglioramento dell’efficienza dei processi, alla riduzione delle emissioni in atmosfera, alla produzione di energia da fonti rinnovabili. “La strada è tracciata e la stiamo percorrendo, ma deve essere chiaro, definitivamente, che la transizione ecologica deve andare di pari passo con la sostenibilità economica e sociale”. Lo ha detto Paolo Zanetti, nuovamente confermato oggi alla guida di Assolatte nel corso dell’assemblea dei soci a Milano.
“Stiamo attraversando una fase storica davvero particolare – ha esordito Zanetti in apertura di assemblea – e ci troviamo ad operare in un contesto molto diverso dal passato e in continua evoluzione”.
Altro tema determinante per il settore quello della capacità competitiva ancora oggi limitata da fattori strutturali e da regole obsolete, spesso superate dalla tecnologia. Un terzo capitolo sul quale si sta concentrando l’attenzione delle imprese di trasformazione riguarda i prodotti sintetici, costruiti in laboratorio attraverso procedimenti a dir poco inquietanti e ancora dubbi.
“Un argomento – spiega Assolatte – che impone una seria riflessione e impone di interrogarsi sui risvolti etici, sociali, economici. Tenendo presente che sicurezza alimentare e salute dei consumatori sono i beni primari da tutelare”.
Per quanto riguarda la produzione “in vitro”, la domanda principale è se sia una strada alternativa, corretta e percorribile per l’agroalimentare. “Finché non verranno fornite tutte le risposte – ha concluso Zanetti – si impone un approccio politico prudente sia a livello nazionale che europeo”.