Firenze, 19 giu. (askanews) – La Regione ha dato il via ad un’indagine sulle libere professioni in Toscana, con particolare attenzione al ruolo delle donne. L’indagine, commissionata dalla Regione Toscana su richiesta della Commissione regionale dei soggetti professionali, si rivolge agli iscritti e alle iscritte agli ordini, ai collegi e alle associazioni professionali. I risultati saranno fondamentali per promuovere politiche e interventi mirati, al fine di garantire la parità di genere. Per consentire una partecipazione più ampia possibile, i termini di raccolta dei dati sono stati prorogati fino al 30 giugno.
Secondo l’ultimo rapporto sulle libere professioni in Italia la presenza femminile sta crescendo costantemente, grazie al contributo delle nuove generazioni, e si rileva un’alta presenza di donne, soprattutto in alcuni settori, come l’assistenza sociale, l’assistenza sanitaria e l’area legale, dove sono ormai la maggioranza.
“In questo contesto – afferma l’assessora alle pari opportunità, Alessandra Nardini, che ha inviato una lettera alle professioniste e ai professionisti degli Ordini, dei Collegi e delle Associazioni professionali per sensibilizzare – emerge tuttavia una relazione inversa tra l’espansione dell’occupazione e la dinamica del valore aggiunto prodotto. Considerando la branca di attività definita dall’Istat come ‘attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto’ si è verificato un raddoppio occupazionale dal 1995 al 2018. Ciò nonostante, il valore aggiunto per addetto è diminuito, indicando una riduzione delle remunerazioni, soprattutto per i nuovi ingressi nelle varie attività professionali. Inoltre – aggiunge – anche nelle libere professione emerge una segregazione orizzontale delle donne, ovvero una loro scarsa presenza in alcuni settori”.