Firenze, 19 giu. (askanews) – “Il turismo ha nella sua essenza l’inclusività e la totale comprensione per la diversità: seguire il protocollo QueerVadis significa impegnarsi ancora di più, e più a fondo, per un futuro di condivisione e una scelta trasparente e concreta di accoglienza”. Giovanna Ceccherini, sales manager del gruppo Sonders&Beach a capo del programma incentrato sul protocollo QueerVadis Diversity & Inclusion Program saluta con piacere l’ingresso del primo hotel italiano nel programma certificato da RINA. Il protocollo QueerVadis Certified è un programma di respiro mondiale volto alla promozione dell’accoglienza turistica della comunità LGBTQ+. Il viaggiatore internazionale potrà dunque avere la garanzia di un’accoglienza adeguata al Grand Hotel Adriatico riconoscibile a livello internazionale. Per ottenerlo l’albergo ha seguito delle linee guida per ospitare al meglio il viaggiatore LGBTQ+.
“Il turismo LGBTQ+ ha superato i 43 miliardi di euro e quest’anno con il boom del turismo farà dei numeri ancora più importanti, ma bisogna anche osservare che il 50% dei viaggiatori LGBTQ+ europei che scelgono un albergo sono attenti al fatto che sia deliberatamente LGBTQ+ Friendly, e avere un label che attesti non solo l’adesione a un codice etico, ma un vero impegno in un programma di accoglienza con l’adozione di politiche di Diversity&Inclusion che l’Europa stessa orma ritiene indispensabili” dichiara Alessio Virgili, ceo Sonders&Beach.
Il Grand Hotel Adriatico si è distinto fin dagli anni sessanta per un’accoglienza rivolta all’unicità delle persone quale punto di forza della sua offerta internazionale.
“Nella nostra azienda abbiamo sempre accolto gli ospiti senza mai fare distinzioni di etnie, credo religioso o orientamento sessuale. Lo abbiamo sempre fatto, ma senza soffermarci sul valore di un’accoglienza totalmente inclusiva, per questo abbiamo deciso di investire per fare qualcosa di più. Siamo orgogliosi di aver ricevuto questa certificazione che va ben oltre il definirsi ‘gay friendly'”, afferma Laura Innocenti, direttore commerciale del Gruppo Arshotels Firenze di cui fa parte il Grand Hotel Adriatico e Rivoli Boutique Hotel. “Possiamo dire che Firenze è una destinazione inclusiva ante litteram: già nel 1853, infatti, Leopoldo II abolì le pene contro l’omosessualità”, sostiene Carlotta Ferrari, Direttrice di Destination Florence Convention & Visitors Bureau.