Roma, 19 giu. (askanews) – Mille incidenti informatici trattati, 129 progetti di cybersecurity finanziati, 67 misure per l’affidabilità delle infrastrutture digitali realizzate, 5 missioni internazionali, 19 incontri bilaterali, 27 riunioni del Nucleo di cybersicurezza, sono solo alcuni dei numeri che si possono leggere nella relazione annuale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, ACN. La relazione, prevista dalla legge istitutiva e appena comunicata alle Camere, fornisce una panoramica sulle attività, i dati e le progettualità dell’ACN per il periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
“Nel corso del 2022 – si legge nella Relazione – è stato osservato, a livello globale, un deciso aumento di attività malevole ai danni di settori governativi e infrastrutture critiche. Tale fenomeno, acuito dai riflessi della crisi in atto in Ucraina (rispetto al quale l’Agenzia ha svolto sin da subito attività finalizzata ad elevare il livello di allerta degli operatori pubblici e privati), si è registrato anche in Italia che, allo stato, risulta tra i Paesi maggiormente interessati dalla diffusione generalizzata di malware e da attacchi cibernetici mirati, specie in danno del comparto sanitario e di quello energetico”.
Nel periodo di riferimento, il Computer Security Incident Response Team – Italia “ha trattato 1.094 eventi cyber, per una media di circa 90 eventi al mese, con un picco di 118 a febbraio 2022. Di questi, 126 hanno avuto un impatto confermato dalla vittima, per una media di 10,5 incidenti al mese”: nel corso del 2022 l’ACN ha gestito 160 eventi cyber in danno di istituzioni pubbliche nazionali, di cui “57 hanno avuto un impatto confermato dai soggetti colpiti, procurando talvolta il malfunzionamento dei sistemi e conseguenti ritardi nell’erogazione dei servizi”.
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