Roma, 16 giu. (askanews) – Il mondo del ciclismo piange per la morte di Gino Mäder, il 26enne corridore svizzero della Bahrain Victorious caduto ieri lungo la ripida discesa dell’Albulapass del Giro di Svizzera. Il corridore della Bahrain Victorious è uscito di strada mentre stava affrontando una curva a destra scendendo dal passo dell’Albula nell’ultima (e impegnativa) discesa di giornata. Trovato privo di sensi in fondo al dirupo, il 26enne è stato rianimato sul posto dal medico di gara e trasportato d’urgenza in elicottero all’Ospedale cantonale di Coira. Un incidente gravissimo, quello che ha coinvolto il 26enne corridore di Flawil (SG), che era inizialmente passato un po’ sotto traccia. La notizia della caduta, della quale peraltro non esistono immagini televisive, era infatti giunta solo a tappa (ampiamente) conclusa. La polizia cantonale dei Grigioni ha richiesto l’aiuto di eventuali testimoni. “Cerchiamo in particolare persone che abbiano potuto assistere o addirittura filmare il tragico incidente”. Assieme a Mäder era caduto anche l’americano della Ineos Magnus Sheffield, ritirato con un trauma cranico. Mader era salito agli onori della cronaca nell’ultima tappa della Parigi-Nizza del 2021, quando sul traguardo di Valdeblore La Colmiane, Roglic lo aveva superato negli ultimi metri di una lunga fuga. Ma il giovane svizzero, atleta di talento e persona brillante si era rifatto con gli interessi nello stesso anno, vincendo la tappa di San Giacomo al Giro d’Italia e poi quella di Andermatt al Giro di Svizzera. Un incidente che ricorda molto la scomparsa di Casartelli, il ciclista che perse la vita il 18 luglio 1995 quando con il gruppo stava affrontando la discesa dopo la prima delle sei salite di giornata, il Col du Portet d’Aspet. Una caduta collettiva a 80km/h con il campione olimpico che ebbe la peggio, sbattendo la testa contro un paracarro di sasso.