Bedminster (New Jersey), 14 giu. (askanews) – “Una persecuzione politica”. Così Donald Trump davanti ai suoi fan ha definito l’indagine che lo vede coinvolto a Miami, dopo l’udienza in cui si è dichiarato non colpevole dei 37 capi di imputazione federali che gli sono stati contestati per i documenti riservati trovati nella sua residenza di Mar-a-Lago.
“Ma soprattutto, è una persecuzione politica che sembra uscita da una nazione fascista o comunista – ha detto dal New Jersey ai suoi sostenitori – questo giorno passerà nell’infamia e Joe Biden sarà per sempre ricordato non solo come il presidente più corrotto nella storia del nostro Paese, ma forse, cosa ancora più importante, come il presidente che, insieme a una banda di teppisti, disadattati, marxisti a lui vicini, ha cercato di distruggere la democrazia americana”.