Roma, 14 giu. (askanews) – Due relazioni della Polizia locale e della Polizia di Stato hanno confermato che la concessione di un contributo straordinario da 250mila euro alla Fondazione Piccolo America attribuita il 30 maggio dall’amministrazione capitolina è stata preceduta il 26 maggio da una protesta inscenata da due rappresentanti della Fondazione in Canpidoglio. Lo ha spiegato, alla luce dei documenti acquisiti, il presidente Fdi della commissione Trasparenza Federico Rocca nel corso della seduta dedicata a un approfondimento del caso del finanziamento diretto della Giunta Gualtieri alla Fondazione Piccolo America.
Rocca, dopo aver dato la parola al direttore del Cerimoniale Alessio Giacopello cui rispondono i dipendenti comunali addetti agli uffici capitolini del sindaco Gualtieri e del suo Gabinetto, ha riportato i contenuti di due relazioni sui fatti avvenuti in Campidoglio, presso gli uffici del primo cittadino, nella giornata del 26 maggio.
“Dalle relazioni nella Polizia locale e della Polizia di Stato, emerge che due responsabili della Fondazione Cinema America, identificati in Federico Croce e Valerio Giuseppe Carocci – ha spiegato Rocca – sono stati ricevuti presso gli uffici del capo di Gabinetto Alberto Stancanelli e che si rifiutavano di uscire prima di ottenere un incontro col sindaco, che ottenevano intorno alle 15 e che si è protratto fino alle ore 18. La relazione della Polizia riporta che i due si rifiutavano di uscire di locali, che lasciavano spontaneamente alle 20.20 dopo aver ottenuto la promessa che la loro proposta sarebbe stata discussa nella prima seduta di Giunta utile”.
“Il fatto che questo finanziamento arrivi 5 giorni dopo questi fatti – ha sottolineato Rocca – ha destato perplessità e legittimo dubbio nella città, non solo nella mia parte politica e non sulla legittimità, ma sull’autorità dell’amministrazione capitolina nell’affrontare anche legittime rimostranze. Nessuno nega che ci possa essere una conoscenza o un’interlocuzione tra l’amministrazione e un soggetto associativo della città, ma io, dopo quei fatti, avrei passato la mano e invitato la Fondazione a ripresentarsi il prossimo anno, con modalità più consone”.