New York, 14 giu. (askanews) – L’invasione russa dell’Ucraina, i conflitti in Siria e in Sudan, le crisi alimentate dal climate change hanno spinto circa 110 milioni di persone a sfollare a causa delle conseguenti persecuzioni, violenze, violazioni dei diritti umani. A dichiararlo è stata l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), in un nuovo rapporto martedì sera.
Il totale globale comprende 62,5 milioni di sfollati interni, 35,3 milioni di rifugiati, 5,4 milioni di richiedenti asilo e altri 5,2 milioni che necessitano di protezione internazionale. Il nuovo rapporto dell’UNHCR è “una vera e propria accusa contro lo stato del nostro mondo”, ha detto l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Filippo Grandi, spiegando che ci “stiamo costantemente confrontando con le emergenze”, mentre i piani di risposta umanitaria e i budget rimangono gravemente sottofinanziati.
Il 2022 ha messo anche in luce la disparità di trattamento dei diversi gruppi di rifugiati. Se l’Europa è stata lodata per aver accolto a braccia aperte i rifugiati ucraini, dall’altra parte alcuni dei paesi europei sono stati criticati per aver chiuso i propri confini agli sfollati provenienti da altri luoghi.