Strasburgo (Francia), 14 giu. (askanews) – Una normativa pionieristica per mettere dei paletti all’uso dell’intelligenza artificiale. A Strasburgo il Parlamento europeo con una ampissima maggioranza ha dato il via libera all’AiAct, il regolamento Ue per l’Intelligenza artificiale. Si tratta del primo documento al mondo pensato per imporre alle tecnologie come Chat Gpt il rispetto delle leggi Ue e dei valori fondamentali e per combattere la discriminazione digitale prevenendo la disinformazione e l’utilizzo dei “deep fakes”.
“Grazie per aver trovato un approccio equilibrato e incentrato sull’uomo alla prima legislazione al mondo sull’AI Act, che senza dubbio definirà lo standard globale per gli anni a venire.” ha detto Roberta Metsola, presidente del Parlamento Europeo.
Assolutamente vietata l’AI per attività di sorveglianza biometrica, riconoscimento delle emozioni e polizia predittiva (cioè la presupposizione del compimento di attività criminali sulla base di indizi provenienti da banche-dati e gestiti da un algoritmo).
Considerati ad alto rischio i sistemi di AI utilizzati per
influenzare gli elettori nelle elezioni. I sistemi di AI generativa come ChatGPT dovranno dichiarare come è stato generato il contenuto.
“Andando avanti, avremo bisogno di confini e limiti chiari e costanti per l’intelligenza artificiale. E qui c’è una cosa su cui non scenderemo a compromessi. Ogni volta che la tecnologia avanza, deve andare di pari passo con i nostri diritti fondamentali e valori democratici” ha continuato Metsola.
Le norme mirano a promuovere un uso dell’intelligenza artificiale affidabile e incentrato sull’essere umano e sulla tutela di salute, sicurezza, diritti fondamentali e democrazia dai suoi effetti dannosi, garantendo che l’AI sviluppata e utilizzata in Europa sia conforme ai diritti e ai valori dell’Ue. Il voto apre ora la strada al confronto con i governi dei Paesi membri dell’Ue e con la Commissione di Bruxelles, per arrivare a una normativa definitiva.