Google, Antitrust Ue avvia procedura sulla pubblicità online – askanews.it

Google, Antitrust Ue avvia procedura sulla pubblicità online

  La risposta di Google a stretto giro
Giu 14, 2023

Roma, 14 giu. (askanews) – Nuova procedura dell’Antitrust europeo contro Google. La Commissione ha annunciato di aver inviato una nuova comunicazione di addebiti al gigante Internet statunitense, in merito a presunte violazioni delle regole sulla concorrenza nel settore pubblicitario.

Con un comunicato, l’esecutivo comunitario spiega di aver effettuato una analisi preliminare secondo cui Google favorirebbe i propri sistemi e i propri servizi pubblicitari online, a danno di fornitori di servizi analoghi, degli editori che vendono spazi pubblicitari e degli stessi inserzionisti.

Secondo la commissione Google dispone di una posizione dominante anche a livello europeo su una serie di segmenti chiave della pubblicità online. In particolare con il suo servizio destinato a editori e server “Dfp” e con i sistemi “Google Ads” e “DV360”.

Le obiezioni mosse dall’antitrust comunitario riguardano un periodo che inizia dal 2014. Secondo la commissione Google avrebbe abusato della sua posizione dominante favorendo la sua piattaforma pubblicitaria AdX in violazione dell’articolo 102 del trattato sul funzionamento dell’Unione Europea.

La risposta di Google non si è fatta attendere: “I nostri strumenti di tecnologia pubblicitaria aiutano i siti web e le app a finanziare i propri contenuti e consentono alle aziende di tutte le dimensioni di raggiungere in modo efficace nuovi clienti – rivendica con una nota Dan Taylor, vicepresidente Global Ads di Google -. Ci impegniamo a creare valore per i nostri partner in un settore altamente competitivo come questo, che si tratti di inserzionisti oppure dei publisher che ospitano pubblicità sui propri siti e app”.

E riguardo alla comunicazione di addebiti, annunciata oggi dall`esecutivo comunitario sui sistemi di pubblicità online, “l’indagine – afferma Taylor – si concentra su un aspetto ristretto della nostra attività pubblicitaria, e non si tratta di una novità. Non condividiamo il punto di vista della Commissione Europea e risponderemo di conseguenza”.