Washington, 12 giu. (askanews) – Silvio Berlusconi “è stato un eroe per milioni e milioni di italiani”. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ricordando il leader di FI scomparso oggi, durante una visita al cimitero di Arlington, a Washington.
“Berlusconi è stato il mio eroe, è stato l’eroe per milioni e milioni di italiani, l’uomo che si è sempre battuto per difendere la libertà, il valore sommo nel quale credere, per il quale tutti quanti noi ci siamo sempre battuti e continueremo a batterci”, ha aggiunto Tajani.
“Il destino vuole che io mi trovi oggi qui, negli Stati Uniti, al cimitero di Arlington, un luogo che riassume il percorso umano e politico di Silvio Berlusconi, un luogo dove si testimonia il valore della libertà. La sua fede totale nella democrazia e nella libertà, la sua gratitudine profonda verso quei giovani americani che hanno dato la vita per la libertà dell’Italia, in questo luogo vengono confermate in maniera convinta. Lo ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine della sua visita al cimitero di Arlington, a Washington.
“Qui riposano eroi caduti per la libertà. Quel valore che ha sempre rappresentato la stella polare del presidente Berlusconi”, ha aggiunto Tajani. “Ricordo le sue parole pronunciate al Congresso: ‘Quando guardo la vostra bandiera, non vedo soltanto la bandiera di una grande democrazia e di un grande Paese, ma vedo soprattutto un simbolo, un messaggio universale di democrazia e libertà'”, ha insistito Tajani.
Tajani ha anche raccontato dell’ultimo messaggio che si è scambiato, solo poche ore fa, con Berlusconi. “Mentre ero in aereo per venire a Washington mi ha mandato un messaggio”, con “una proposta di azione per la pace in Ucraina”. Così il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ricorda Silvio Berlusconi, a margine di una visita al cimitero di Arlington, a Washington. “Lavora per la pace, fai tutto quello che serve”, ha detto il leader di FI, secondo quanto spiegato da Tajani ai giornalisti.
(dall’inviato Corrado Accaputo)