Milano, 9 giu. (askanews) – Il lago di Como si conferma meta privilegiata di americani, australiani, inglesi e asiatici, tra cui spiccano i coreani, con la novità che quest’anno, dopo il Covid, tornano i cinesi. Sono invece tedeschi, austriaci e svizzeri i principali amanti del lago di Garda, dove si rivedono i turisti dei Balcani (Croazia). Lo ha evidenziato in una nota l’assessorato al Turismo, Moda, Design, Marketing territoriale e Grandi eventi della Regione Lombardia, guidato da Barbara Mazzali, che indicano già oggi alti tassi di occupazione delle strutture lombarde per giugno, luglio e agosto con il lago di Como a quota 83% e il Garda al 81%.
Prospettive ottime anche per il Lago di Iseo, di cui si attendono dati in elaborazione, ma gli enti turistici locali prospettano un superamento delle presenze dello scorso anno (800.000) e oltre quelle del 2017, anno già da primato, spinto dall’installazione del ‘Ponte galleggiante sulle acque’ (Floating Piers) dell’artista Christo. Tra i laghi pedala anche il Ceresio, sia in termini economici che ambientali, grazie alle piste cicloturistiche sempre più cercate: qui si registra un incremento del 40% tra il 2021 sul 2020, e le proiezioni del 2022 sul 2023 sono quasi al raddoppio.
Corre anche Milano, dove, nei primi 5 mesi del 2023, si è raggiunta un’occupazione media sopra il 77%, in crescita rispetto all’anno scorso (70%). Le previsioni di occupazione per giugno si posizionano già oltre quelle del 2022. Motore si confermano le week come quella del Design dello scorso aprile e, all’orizzonte, la settimana della Moda Uomo, prevista per il 16-20 di giugno, che ha contribuito certamente a raggiungere l’83% delle prenotazioni negli alberghi. La domanda è particolarmente forte per gli hotel del centro città e nella zona del fashion di via Tortona e dintorni, con richiesta soprattutto di strutture di categoria superiore (4 e 5 stelle). Per luglio ed agosto le attuali prenotazioni nel capoluogo lombardo sono leggermente più basse rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Uno dei motivi è che le prenotazioni stanno arrivando sempre più all’ultimo momento.
“Sono molto soddisfatta nel leggere questi dati e mi viene da pensare che all’estero sono tutti innamorati pazzi dei laghi lombardi e come titolare del turismo regionale non posso che essere contenta di questo amore che cresce. Tutti pazzi anche per la moda a Milano, dove le sfilate continuano a essere volano indiscusso. Andando avanti questi tassi tenderanno alla piena saturazione” ha commentato Mazzali. “Sul Lago di Como – ha aggiunto – ci sono già date, a luglio ed agosto, dove molte strutture non hanno più camere disponibili. Nel 2023 supereremo ogni record, andremo oltre i risultati del 2019”.