Bologna, 5 giu. (askanews) – Per dare un messaggio di speranza alle centinaia di imprese che hanno subito danni per l’alluvione che ha colpito la Romagna tre settimane fa “servono segnali concreti di ripartenza”. A chiederlo sono le istituzioni locali e le associazioni imprenditoriali ai quali si aggiunge la voce del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, che oggi ha fatto un sopralluogo a Forlì. A seguire il ministro ha firmato con il governatore Stefano Bonaccini, una nuova intesa che integra il piano per la banda ultra-larga in Emilia-Romagna – prima Regione a sottoscrivere l’Addendum – per un investimento complessivo che sale a oltre 103 milioni di euro, con 45 milioni di risorse aggiuntive. “Il decreto del Governo approvato subito nei giorni successivi l’alluvione è un buon punto di partenza – ha spiegato Bonaccini in conferenza stampa -, con i primi 2 miliardi stanziati e, in particolare, le risorse destinate alla salvaguardia del lavoro. Ma con l’esecutivo condividiamo la consapevolezza che per la ripartenza e la ricostruzione serviranno molti più fondi, fino a quattro, cinque volte di più. C’è la voglia di fare presto e bene, come dimostra anche questa nuova intesa sulla banda ultra-larga, infrastruttura fondamentale per il nostro sistema sociale e produttivo”. Il ministro, assieme all’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, in mattinata ha visitato le zone alluvionate della Romagna facendo tappa a Forlì, dove ha incontrato i rappresentanti delle forze economiche del territorio. “Stiamo parlando di un’area che da sola vale 10 miliardi di export con circa 130mila imprese, oltre 443mila occupati, un valore aggiunto che supera i 38 miliardi di euro – ha ricordato Bonaccini -. Questo grazie alle sue eccellenze nell’agroalimentare, nel settore vinicolo, in quello avicolo, nella moda e calzaturiero, nel fitness, ma anche nella meccatronica, oltre ovviamente all’industria del turismo”. L’incontro è servito a fare il punto sulla situazione e le misure necessarie a favore delle attività produttive colpite dall’alluvione, anche in relazione alle misure già adottate dal governo per le aziende. Previsto il rafforzamento degli interventi del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese che hanno subito danneggiamenti o che hanno dovuto fermarsi, anche solo parzialmente, e contributi a fondo perduto a sostegno delle imprese esportatrici. Nonché la sospensione dei termini di versamenti – dal primo maggio 2023 e fino al 30 giugno 2023 – di versamenti riferiti al diritto annuale, degli adempimenti contabili e societari, di rate di mutui e di finanziamenti di qualsiasi genere, dei pagamenti di canoni per contratti di locazione finanziaria aventi oggetto edifici divenuti inagibili. “Ora serve un confronto di sistema, per individuare subito, insieme alle rappresentanze del territorio, le priorità degli interventi, compreso un piano di messa in sicurezza del territorio, dagli interventi di prima emergenza a quelli strutturali. La coesione e la collaborazione istituzionale – ha concluso il presidente della Regione – per noi qui sono una prassi consolidata e il lavoro fra Stato, Regione e Comuni deve proseguire affinché ognuno faccia la sua parte per dare risposte rapide, efficaci e durature. Qui famiglie e imprese non vogliono assistenzialismo, ma la possibilità di riprendere subito la propria attività e di ottenere il pieno risarcimento dei danni subiti”.