Genova, 5 giu. (askanews) – “A fronte dei 56.000 mq di superfici commerciali assentibili in base al Puc, ne sono stati previsti e autorizzati 15.000”. Lo afferma il vicesindaco di Genova e assessore ai Lavori pubblici, Pietro Piciocchi, rispondendo alla nota diffusa oggi dal Pd in cui si accusa la giunta Bucci di voler trasformare il “Waterfront Mall” in un “mega centro commerciale”, tradendo lo “spirito di riqualificazione” del progetto e “violando il Puc vigente”.
“Il Pd, al termine del mandato della giunta Doria – aggiunge il vicesindaco di Genova – ha lasciato l’area del Waterfront di Levante in una condizione di totale desolazione e di abbandono, nell’assenza più completa di qualsivoglia prospettiva, situazione che è stata anche stigmatizzata nell’anno 2018 dalla Corte dei Conti, sezione regionale di controllo della Regione Liguria, per i gravi danni che ha arrecato al bilancio del Comune di Genova”.
“La superficie commerciale nell’area in questione – sottolinea Piciocchi – è stata individuata attraverso il Piano urbanistico operativo approvato nel 2019 entro i limiti stabiliti dal Puc varato dal sindaco Doria e dall’allora assessore Bernini nel 2015. Ne discendono due importanti conseguenze: la prima è che il comunicato odierno e la conferenza stampa del Pd indetta per domani sono intempestivi di almeno 8 anni se guardiamo all’approvazione del Puc fatta dalla sinistra nel 2015, e di almeno 4 anni se ci collochiamo al momento della predisposizione del Puo. La seconda è che il Puo citato ha avuto il merito, rispetto alle più vaste superfici assentite dallo strumento urbanistico generale voluto dalla giunta Doria, di limitare il commercio a spazi più ridotti e ad alcuni tematismi, legati prevalentemente allo sport e alla nautica da diporto”. “Il comunicato del Pd – prosegue il vicesindaco di Genova – appare solo strumentale ad un attacco gratuito all’attuale giunta nei giorni in cui la città ha potuto toccare con mano gli importanti avanzamenti del cantiere del Waterfront di Levante. I numeri relativi alle superfici degli insediamenti commerciali forniti dal citato comunicato sono del tutto fantasiosi: non esistono, infatti, 50.000 mq di superficie commerciale. Il provvedimento di autorizzazione preventiva rilasciato nel 2020 da Regione Liguria circa il distretto commerciale tematico, emesso in esito ad apposita conferenza di servizi in cui sono intervenute anche le parti sociali e le associazioni rappresentative del commercio, prevede una superficie di 15.000 mq vincolata ai tematismi sopra descritti, che non consentiranno, quindi, l’insediamento di qualsivoglia attività commerciale”. “Vogliamo sottolineare infine – conclude Piciocchi – che il Waterfront di Levante sarà un potente attrattore per la città di Genova che, grazie a interventi pubblici come questi, vuole porsi come città innovativa e che sa trasformarsi, all’avanguardia e moderna, massimamente attenta ai temi ambientali: insomma, una grande città internazionale, capace di generare investimenti importanti e in grado di catalizzare numerosi turisti e visitatori. La capacità di attrazione dall’esterno del Waterfront dovrà permettere di irrorare, come siamo convinti, di nuova utenza anche il centro cittadino: anche questo è l’obiettivo su cui ci vogliamo misurare. Si comprende che questo obiettivo risulti distonico a chi si vantava di guidare la città verso la decrescita felice”.