Roma, 5 giu. (askanews) – Presentata a Roma, in Senato, la seconda edizione del Premio Leads – Donne leader in sanità, un’iniziativa nata per valorizzare le best practice per la leadership al femminile nel settore sanitario, che si rivolge a enti pubblici o privati accreditati, aziende e associazioni, onlus ed enti del terzo settore.
Patrizia Ravaioli, presidente Associazione Donne leader in sanità: “Questo premio vuole cambiare la realtà; la realtà in sanità è che ci sono troppi uomini ai vertici rispetto alle troppe donne che ci sono occupate nel settore: vuole equilibrare, semplicemente”. “Questo premio ha un obiettivo ambizioso che è quello di promuovere il raggiungimento di almeno il 40% di donne nella leadership in sanità, ma anche di cambiare la cultura. Perché reputiamo che parlare con gli stakeholder e le persone interessate, anche al di fuori del settore, possa far cambiare la cultura in Italia rispetto al rapporto tra uomini e donne”.
Il riconoscimento, ideato da Sara Vinciguerra, socia fondatrice di Donne leader in Sanità, torna con alcune novità. Il bando, a cui ci si può candidare fino al 29 settembre, è ora aperto anche a progetti portati avanti negli ultimi tre anni; inoltre ci sarà un riconoscimento per i candidati che hanno ottenuto la certificazione della parità di genere sul posto di lavoro. Ad aprire la presentazione, il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri: “Questo premio e l’associazione che lo promuove lodevolmente cerca di sensibilizzare tutti affinché anche nel mondo della dirigenza sanitaria il ruolo delle donne sia sempre più incisivo, perché in termini di percentuali non è adeguato rispetto al vasto mondo femminile che opera a tutti i livelli nella sanità”.
A guidare la giuria, tra cui figurano anche la conduttrice Nunzia De Girolamo e la direttrice generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del Servizio Sanitario Nazionale del Ministero della Salute, Mariella Mainolfi, presenti entrambe in Senato, c’è la Rettrice della Sapienza, la Prof.ssa. Antonella Polimeni che ha lanciato anche un spunto: “L’esempio del mondo accademico in termini di gender gap è plasticamente rappresentato dal ‘Gender equality plan’, un piano che va obbligatoriamente steso da atenei ed enti di ricerca per i finanziamenti europei e credo sia una vera e propria best practice da cui si può prendere spunto per traslare alcuni indicatori anche per l’area sanitaria”.
Quest’anno, istituito anche un Comitato d’Onore che può proporre menzioni speciali per chi si sia distinto nel 2022 per il raggiungimento degli obiettivi del Premio Leads. La premiazione si terrà il prossimo 26 ottobre.