Torino, 3 giu. (askanews) – La politica monetaria della Bce “è sicuramente quella corretta in questo momento, anche se forse io avrei spinto per una gradualità maggiore”, lo ha detto il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, nel corso di un dibattito al Festival dell’economia di Torino. Visco ha anche sottolineato però un altro aspetto: “Non lasciare la politica monetaria operare da sola”. Bisogna accompagnarla, ha detto, con “una politica di bilancio accorta e responsabilità delle parti sociali”.
Con l’inflazione, ha spiegato, “in questo momento siamo sotto il 6% a livello europeo, stiamo andando nella direzione” del target del 2%, “bisogna essere sicuri che non riparta, io credo anche evitando che poi ci sia un effetto recessivo sull’economia reale, legato a una stretta troppo forte. Continuo a dire però di non lasciare la politica monetaria operare da sola”.
“Che succede ora che il prezzo dell’energia scende così rapidamente al trasferimento sui prezzi dei prodotti finale? Io – ha detto – mi aspetto che si raffreddi anche quell’aumento, cioè l’inflazione di fondo dovrebbe riflettere questa riduzione del costo dell’energia: se questo avviene la politica monetaria è sicuramente quella corretta in questo momento, anche se forse io avrei spinto per una gradualità maggiore, ma è quella corretta per garantire il rientro sull’obiettivo di stabilità di prezzi”.
Sull’adeguamento dei salari Visco ha spiegato qual è il percorso corretto: “Quando si dice ‘c’è quello shock e non devi accomodarlo’ non è perchè noi vogliamo far cadere i salari, ma perché i salari devono crescere con la crescita dell’economia. Quindi dobbiamo puntare a far crescere l’ecomomia, ma se invece si mettesse in moto una rincorsa prezzi-salari questo sarebbe illusoria, come lo fu da noi negli anni 70 quella rincorsa”.