Milano, 2 giu. (askanews) – Ieri mattina, da Roma, è partita la missione cristiana per la Pace in Ucraina del Festival della Canzone Cristiana, diretto dal cantautore Fabrizio Venturi, e ha raggiunto in tarda serata la città di Cernivtsi in Ucraina, non molto distante dal confine con la Romania. Oggi, 2 giugno, alle ore 17, nel rifugio dell’Hotel Intercontinental la delegazione del Festival cristiano consegnerà all’Ucraina il messaggio di pace, in occasione della Festa della Repubblica Italiana, alla presenza delle Istituzioni ucraine.
A partire dalla capitale ucraina il cantautore Fabrizio Venturi diffonderà un messaggio di pace e fratellanza, temi principali del suo tour europeo. E’ accompagnato dal giornalista Biagio Maimone, direttore della domunicazione del Sanremo Cristian Music Festival. Ad organizzare la manifestazione è Marco Toson, presidente della Fondazione Hope Ukraine Ets e presidente della Camera di Commercio Ucraina.
Alla missione di pace sarà presente anche la cantante non vedente Federica Paradiso, vincitrice a Sanremo del Premio della Stampa della seconda edizione del Festival della Canzone Cristiana.
Il gruppo del Festival della Canzone Cristiana, guidata da Fabrizio Venturi e da Marco Toson, terrà un meeting con il governatore di Kiev e farà una visita guidata nella capitale che gli consentirà di osservare direttamente la situazione e lo stato in cui versa la città.
Il giorno successivo, 3 giugno, l’Organizzazione del Festival della Canzone Cristiana incontrerà alcuni sindaci ucraini, con i quali visiterà l’Ospedale Pediatrico Nazionale Ohmatdyt, alla presenza del Presidente Volodymyr Zhovnyr, rappresentante di 48 ospedali pediatrici ucraini, il quale ha espresso il suo sincero ringraziamento. Il Festival della Canzone Cristiana, il 4 giugno, giorno del rientro in Italia, farà tappa ad Irpin, in cui incontrerà il sindaco.
L’intento della missione del festival a Kiev – spiegano i promotori – è di diffondere un altisonante messaggio di pace. Vi è l’intento non solo di attestare la vicinanza del popolo italiano al popolo ucraino martoriato dalla guerra, ma anche quello di offrire un contributo, con il nostro Festival, affinché si arresti definitivamente il genocidio di infinite persone innocenti, appartenenti all’una e all’altra sponda. Un pensiero e una preghiera va alle vittime che muoiono negli scontri, siano essi soldati russi e siano essi soldati ucraini.