Roma, 1 giu. (askanews) – “Incrementare la funzionalità dei servizi dell’Autostazione Tibus di Roma attraverso la riqualificazione e valorizzazione del territorio in cui si colloca il terminal. A questo obiettivo punta il progetto di finanza “Il bosco, la piazza, l’autobus e il treno”, approvato dall’assemblea dei soci di Tibus e depositato presso gli uffici dell’amministrazione Capitolina, come richiesto dal Comune”. È quanto si legge in una nota diffusa da Tibus.
“Dopo il superamento definitivo dell’ipotesi dello spostamento del terminal nel piazzale ovest, è stato possibile elaborare una nuova visione green per rivoluzionare l’hub e integrare il tessuto urbano con i servizi di trasporto essenziali per la Capitale. Il progetto – prosegue la nota – ridisegna integralmente il piazzale con una nuova ed originale estetica caratterizzata da una struttura spaziale in legno lamellare, quale quinta architettonica posta a radicale separazione delle nuove aree pedonali e a verde dalle superfici di esercizio, con il duplice compito di mitigarne sia l’impatto acustico che quello visivo. Pannelli fotovoltaici integreranno tali funzionalità, fornendo energia sostenibile che coprirà nella totalità il fabbisogno energetico della struttura e ne ridistribuirà il surplus per i servizi tecnologici degli spazi pubblici contigui. I lavori, previsti con tecnologia ‘a secco’, in quanto gli elementi lignei di base saranno prodotti in officina ed in seguito montati in loco, produrranno un cantiere non invasivo, leggero e con tempistiche ridotte rispetto un cantiere tradizionale; si salvaguarderà così, durante i lavori, la qualità della vita dei residenti e dei passeggeri, consentendo nello stesso tempo al terminal di mantenere efficienza e continuità di servizio”.
“L’obiettivo principale di questa iniziativa di Tibus – ha spiegato il presidente Giovanni Bianco – è quello di migliorare la funzionalità dell’Autostazione, ovvero la fruibilità dei servizi per i passeggeri in transito, ma allo stesso tempo conferire una nuova immagine all’area riqualificando la porzione di territorio in cui siamo inseriti, valorizzando il verde esistente e minimizzando l’impatto delle attività”.
“Il numero dei passeggeri in transito nella stazione, d’altronde, conferma la centralità e l’importanza dell’hub per la mobilità dell’intero Paese. Prima dei rallentamenti causati dalle misure legate alla pandemia, il terminal movimentava oltre 8 milioni di passeggeri: tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023 i volumi sono tornati all’85% circa del traffico”, conclude la nota.