Genova, 1 giu. (askanews) – “Sono fermamente convinto che stiamo entrando in una situazione di irreversibilità. Non raggiungeremo l’obiettivo del contenimento della temperatura previsto. Sono 30 anni che chiediamo una legge per la tutela del suolo e nessun governo l’ha fatta. Speriamo che dalla società civile parta un movimento forte”. Lo ha detto il fondatore di Slow Food Carlo Petrini, a margine dell’inaugurazione di Slow Fish questa mattina a Genova.
“Oggi per tutelare il mare – ha sottolineato Petrini – bisogna avere una visione complessa degli ecosistemi: la logica di separare la salvaguardia dell’ecosistema marino da quello dell’entroterra non ha senso perché è tutto connesso. Le buone pratiche si devono coniugare a 360 gradi. Per cui bisogna evitare la plastica monouso che è il fattore inquinante principale di tutti gli ecosistemi e attivare un’attenzione per le comunità dei pescatori locali che oggi sono seriamente minacciate”.
“La situazione – ha aggiunto il fondatore di Slow Food – è drammatica perché la politica a livello planetario non ha il senso di quello che sta avvenendo col cambiamento climatico”.
“Le grandi opere portuali e infrastrutturali – ha concluso Petrini – sono delle belle idee ma il problema è che cosa poi generano. Se non ci saranno delle infrastrutture per accogliere tutto quello che scaricheranno è un problema che dovrà affrontare la politica locale”.