Roma, 31 mag. (askanews) – La Corea del Nord ha ammesso che il lancio del suo “satellite-spia” avvenuto nelle scorse ore è fallito. L’agenzia di stampa di stato KCNA ha spiegato che il nuovo razzo “Chollima-1”, che trasportava un satellite da ricognizione militare, “Malligyong-1”, è caduto in mare a causa “dell’avviamento anomalo del motore del secondo stadio”. Pyongyang prevede comunque di effettuare un secondo lancio il prima possibile.
In Corea del Sud e in Giapponde, a Okinawa, c’era apprensione ed era stata lanciata l’allerta. I sudcoreani hanno seguito in diretta l’evoluzione delle notizie. Seoul ha dichiarato di aver rilevato il lancio alle 6:29 locali (23.29 in Italia) e che il missile è caduto nelle acque a circa 200 chilometri a ovest dell’isola Sud-occidentale di Eocheong dopo il suo volo sopra le acque. L’esercito ha identificato quella che appare essere una parte del missile e l’ha recuperata. Questi frammenti potrebbero far luce sulla composizione del razzo e sul progresso tecnologico del Nord, hanno detto gli osservatori.
Anche Tokyo e Washington hanno criticato il lancio, che, secondo loro, ha violato una serie di risoluzioni delle Nazioni Unite che impediscono a Pyongyang di effettuare test con tecnologia missilistica balistica.