Roma, 30 mag. (askanews) – Circa l’81% della popolazione dell’Ue respira un’aria con una concentrazione di polveri sottili superiore alle soglie di sicurezza sanitaria fissate dall’Oms già nel lontano 2005. Applicando invece gli attuali limiti di legge, solo il 21% degli europei si trova in una situazione di rischio per la salute legata agli sforamenti di PM10 e PM2.5, ma lo stesso discorso vale anche per gli ossidi di azoto. Sono i dati elaborati dagli esperti della Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), sulla base del rapporto annuale dell’Agenzia Europea per l’Ambiente. intervenuta oggi all’evento ‘Liberi di Respirare’ organizzato da Consulcesi Group in vista della Giornata Mondiale dell’Ambiente del 5 giugno.
“La questione è ancora più preoccupante perché le soglie di sicurezza sanitaria OMS sono state più che dimezzate nel 2021. – commenta Prisco Piscitelli, epidemiologo e Vicepresidente Sima – La rete di monitoraggio della qualità dell’aria, capillarmente distribuita in tutte le nostre regioni, è tarata su limiti di legge, fissati dall’attuale direttiva europea sulla qualità dell’aria in corso di revisione, che oggi risultano quindi tre volte superiori alle soglie protettive per la nostra salute, rendendo quindi necessaria una maggiore attenzione alla lettura sanitaria dei dati ambientali”. Sima allerta la popolazione anche sui rischi per la salute connessi all’inquinamento: “L’impatto è diretto ed è oggi ben quantificabile sulla base di funzioni di rischio fondate sulle evidenze scientifiche acquisite dall’OMS: per ogni incremento di 10 microgrammi su metro cubo delle concentrazioni medie annuali di polveri sottili osserviamo un aumento della mortalità generale per tutte le cause pari al 7%. Nello specifico, – prosegue l’esperto – aumenta del 10% la mortalità per le malattie cardiovascolari o cause respiratorie, mentre l’incidenza di infarti sale del 26%. Appena più modesto (+7%) è l’aumento di mortalità legato ad ogni incremento di 10 microgrammi su metro cubo di biossido d’azoto (NO2)”.
In questo contesto Consulcesi lancia la nuova iniziativa legale “Aria Pulita”. “L’azione legale – spiega l’avvocato Marco Tortorella di Consulcesi – ha lo scopo di accertare la violazione del diritto a vivere in un ambiente salubre, con conseguente richiesta di risarcimento del danno, in favore dei residenti delle zone in cui è stato accertato il superamento dei limiti delle particelle inquinanti contenute nell’aria ambiente”. Consulcesi stima che siano 3.384 i comuni italiani compresi nelle violazioni accertate dall’Europa per un totale di più di 40 milioni di residenti.